Escursione trekking: Intorno a Ruballa

126

Escursione facile, con dislivelli minimi, tutta su strada bianca e solo per brevi tratti su fondo asfaltato. Ci si può approvvigionare di acqua alla fontana del Bigallo. Punti di Ristoro: a Osteria Nuova.

Percorso ad anello

ACCESSO: parcheggio di via del Bigallo

TEMPI DI PERCORRENZA: 3 \ 4 ore circa

DIFFICOLTÀ: ET

Bigallo (275m.) coordinate: 43° 44’ 20” N      11° 20’ 59” E

Osteria Nuova (227m.) coordinate: 43° 43’ 47” N     11° 20’ 45” E

Il percorso

Il Bigallo – Valcelli – Ruballa

Usciti dal parcheggio di via del Bigallo si prende via San Quirico a Ruballa e si seguono le indicazioni del tracciato “Borghi e colline”. La strada fiancheggia lo Spedale e continua accanto alle mura dell’orto del Bigallo. A sinistra, nella campagna ricca di oliveti, si scorge la villa di Valcelli circondata da una corona di cipressi. Pochi passi e troviamo la colonica del podere Valenzana, in passato annessa alla fattoria della Cortaccia. Oltre la casa si intravedono le chiome di pini, cipressi e querce che formano un piccolo boschetto che i vecchi abitanti locali chiamavano la “Cipressaina”.

La strada, ormai divenuta un erboso viottolo, inizia a scendere e nel punto in cui curva a sinistra lascia appena intravedere l’edificio del podere Quarto di sopra.

Attraversata una larga strada bianca, il percorso sale, lambisce il perimetro del parco di Valcelli e poi avanza in una fresca e ombrosa galleria di lecci che conduce alla chiesa di San Quirico a Ruballa. Continuando a diritto sullo stradello limitato a destra da un muretto bordato in cotto e a sinistra da un alto muro punteggiato da rigogliose piante di capperi, si arriva al piazzale della chiesa.

Villa Le Corti a Ruballa – villa la Torre – la valle del borro di San Giorgio

Dalla chiesa, tornati indietro e ritrovata la segnaletica di “Borghi e colline”, iniziamo a scendere. A destra possiamo osservare la colonica “Il Poderino”. L’edificio, ora restaurato, nel suo corpo centrale mostra i resti di un’antica torre con piccionaia ed in passato era annesso alla fattoria della Cortaccia.

Traversiamo Via Roma (strada provinciale n. 1) e notiamo l’imponente struttura di villa Le Corti, localmente detta la “Cortaccia”, che conserva l’aspetto di palazzo fortificato del XIII sec.

Continuando per la sterrata Via della Torre, raggiungiamo la comunale Via Ubaldino Peruzzi che seguiamo tenendo la destra. Superato il ponte sull’autostrada, al primo bivio voltiamo a sinistra, per continuare sull’antico tracciato di Via Ubaldino Peruzzi. In questo tratto si può ammirare tutto il complesso di villa La Torre, per lungo tempo residenza dei Peruzzi, in anni recenti è stata completamente ristrutturata e trasformata in residenze private.

A poco a poco scendiamo verso l’Isone attraversando Val di Lucciole. Giunti al fiume che in questo tratto viene detto borro di San Giorgio, risaliamo sino all’omonimo minuscolo e pittoresco agglomerato con caratteristiche abitazioni ed un lavatoio ancora in attività; testimone dell’attività di lavandai svolta in passato dalle famiglie che vi abitavano.

Continuando a salire si abbandona la segnaletica di “Borghi e Colline” e, tenendo la sinistra, si continua in direzione Osteria Nuova.

 

San Giorgio a Ruballa – Osteria Nuova – San Quirico a Ruballa

Giunti al cimitero di San Giorgio e attraversato il ponte sull’autostrada, appaiono subito la bianca facciata e il campanile cuspidato della chiesa di Giorgio a Ruballa.

Continuando, si transita per quello che localmente è detto “Canto alla lepre”, per poi raggiungere Via Roma ( strada provinciale n. 1). Voltando a sinistra continuiamo e attraversiamo l’abitato di Osteria Nuova. Da segnalare, a destra, l’edificio sovrastato da una colombaia detto il “Landrone”, qui, in alcuni locali, nel XVIII sec., vi era la stazione di Posta per il cambio dei cavalli ed il ristoro dei viaggiatori. Poco avanti troviamo la piazza quadrata intitolata ai fratelli Rosselli e infine la particolare architettura (1930) del Circolo Ricreativo. Volendo evitare l’asfalto si può percorrere Via Ivo Lazzeri, nel cui tratto finale una scalinata scende in Via Roma, in prossimità del Circolo Ricreativo. Continuando a scendere in direzione di Firenze, ecco tutte ben allineate le case della Sara, da qui saliamo a destra in Via di San Quirico a Ruballa che andrà percorsa sino al Bigallo..

San Quirico a Ruballa – I Poderini – il Bigallo

La colonica “Il Santo” (ora restaurata) ci accoglie con il bel tabernacolo di marmo raffigurante una Madonna con bambino. Salendo si nota poi un villino di inizio Novecento e quindi, sulla sinistra, il piazzale e la scalinata che porta sul sagrato della chiesa di San Quirico. Subito dopo la chiesa troviamo la colonica del Poderino della Chiesa. Ancora ampi oliveti e, sempre sulla destra, un altro “Poderino”, con caratteristica colonica. Il percorso diventa pianeggiante e mostra il cancello che conduce alla Villa “L’Apparita” o “Il Querceto”. Ancora poche centinaia di metri e le mura dell’orto sovrastate dall’edera ci annunciano il Bigallo, dove si chiude l’anello della nostra escursione.

A cura di Elisabetta Brunelleschi

La mappa

[mapsmarker layer=”13″]

SHARE
La redazione del giornale eChianti.it