Antico Spedale del Bigallo

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Descrizione

Lungo l’antico e ripido tratto della via Aretina, poco prima di giungere al casale dell’Apparita, sorge un grandioso e severo edificio.

Così Antonio Carocci, importante storico locale, descrive l’antico Spedale del Bigallo fondato nel 1214 da Dioticidiede di Bonaguida del Dado.

Il nome Bigallo deriva da Bivius Galli, in quanto bivio tra l’antica via del Gallo e la via Aretina.

Nel 1245 la proprietà dello Spedale passò alla Compagnia di Santa Maria Maggiore, confraternita religiosa fiorentina, modificando lo stemma in un gallo in campo azzurro con la siglia S.M.B. (Sancte Marie de Bigallo).

Nel Cinquecento il Bigallo divenne un convento di clausura, pur mantenendo aperto lo spedale per i viandanti. La clausura portò ad attuare una netta separazione degli ambienti e la chiusura del giardino con alte mura. Il monastero venne poi chiuso dal governo francese dopo ben trecento anni di attività e fu, da lì in poi, utilizzato come abitazione da diverse famiglie di contadini.

Lo Spedale del Bigallo è stato riportato alla sua funzione originaria, quella di ostello che occupa tutto il piano superiore dove sono state ricavate numerose camere, arredate ispirandosi agli “spedali” medievali, che possono ospitare fino a 52 persone. Il grande e suggestivo salone refettorio con soffitto a cassettoni e pulpito, oggi è adibito a sala convegni, eventi e matrimoni. È rimasta intatta nel tempo la bella cucina monumentale, dove sono ancora presenti elementi di pregio come il grande camino e l’antico acquaio in pietra.

Nei vani seminterrati è ancora possibile ammirare la stanza del bucato che ha mantenuto l’incavo per la conca per il lavaggio dei panni e un interessante sistema di canalizzazione delle acque molto simile ad un antico acquedotto.

Come arrivare

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