Taglionetto, barba e capelli fanno storia tra innovazione e tradizione | FOTO

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Taglionetto, negozio storico del Comune di Bagno a Ripoli, è il parrucchiere/barberia di Andrea Zanella e Daniele Niccheri. All’Antella da sempre, è stato gestito per quarant’anni da Massimo Bruno. Prima Enna poi Giemme 77, l’attività eredita una storia iniziata negli anni Sessanta.

Si chiamava Enna il primo parrucchiere all’angolo fra Via dell’Antella e Via Simone degli Antelli. Prima, in quel fondo, c’erano stati un falegname e una mesticheria. Enna, zia di Massimo Bruno, aprì l’esercizio con il suo nome negli anni Sessanta.

A raccontare la storia è Massimo, mente e anima del negozio per quarant’anni: “Ho iniziato dando una mano a mia zia perché una dipendente era incinta. All’inizio non volevo fare il parrucchiere, non capivo come funzionava. Poi sono andato a scuola e ho avuto l’esplosione, ho capito tutto”.

Appassionato al mestiere, nel 1977, Massimo si mette in società con Gianni Lastri e nasce Giemme 77. “L’inizio fu con il boom – ricorda – partimmo bene. Eravamo innovativi”.

Maestro d’Arte, insegnante, Massimo Bruno prende parte a diversi concorsi. Vince il Campionato Toscano e il Giglio d’oro, partecipa a sfilate di moda e lavora per ditte di cosmesi.

Con lui, dal 1991, lavora Daniele Niccheri. Prima dipendente, entra in società nel 2003. Ed è in quell’anno che nasce Taglionetto.

Andrea Zanella invece è il più giovane. Inizia come apprendista a Taglionetto nel 2005, negli anni successivi fa altre esperienze lavorative e con il pensionamento di Massimo, il 1° gennaio 2017, entra nella società.

Oggi Daniele e Andrea gestiscono il negozio con continuità e innovazione. Si avvalgono della collaborazione di Arta, Valentina e Pamela e a giugno 2017 hanno rinnovato il punto estetica e si sono inventati la parte dedicata alla barberia.

“È stata un’ottima scelta – dice Daniele – Stando tanto tempo insieme abbiamo creato un ambiente familiare e si viene a lavorare contenti. Abbiamo clienti di vecchia data ma anche tanti giovani. Bisogna proporre cambiamenti, cercare sempre di migliorarsi”.