Passeggiata: da via di Terzano a Santa Lucia in Terzano

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Difficoltà: facile – Lunghezza: km 7,5 (passando per il bosco si allunga di circa un km) – kl: 389

In questa passeggiata percorriamo tutta via di Terzano fino ad arrivare alla piccola chiesa di campagna di Santa Lucia a Terzano, nascosta tra gli uliveti di questa località documentata già nel 1066.

E’ un percorso molto semplice, ma devo avvisarvi che una volta arrivati alla chiesa di Santo Stefano ci sono da fare circa 2 km in salita, che comunque non ci si accorge di fare se ci si lascia incantare dalla bellezza del paesaggio.

Chi non soggiorna nelle immediate vicinanze può parcheggiare nella piazzetta di Croce a Varliano.
Se provenite da Bagno a Ripoli, per arrivare al parcheggio potete imboccare via della Martellina, che ripercorre l’antico tracciato della via Aretina, ricongiungendosi all’attuale via Roma in località Meoste.

Curiosità

La località deve il nome ad una casa adibita ad osteria, il cui proprietario era chiamato appunto Meo Oste. ( 1 )
Questo ed altri toponimi, confermano l’esistenza di numerosi punti di ristoro lungo i tracciati delle vecchie vie percorse da viandanti, cavalieri e pellegrini fin dai tempi dell’antica Florentia.

La passeggiata comincia proprio in via Roma, pochi metri prima di incontrare sulla sinistra l’arco del Camicia, che ci introduce in via di Terzano. Appena oltrepassato l’arco vi sembrerà di essere lontanissimi dalla città e, superato il bel tabernacolo che accoglie un altorilievo della “Madonna con Bambino”, il panorama si apre sulle dolci colline puntellate di case coloniche. Da qui già si vede l’alto campanile della chiesa di Santo Stefano a Paterno, ricostruita in stile neoromanico nello stesso luogo in cui si trovava una chiesetta citata già nel 1286.

Continuiamo a seguire via di Terzano lungo il versante sinistro della valle del Rimaggio, localmente detta anche Borro Tommasino.
Dopo l’incrocio con via Paterno l’attenzione sarà attratta dalla vista della bella struttura medievale di Vignalla, che si erge poco sotto di noi. Ma fermandoci un momento per lasciar correre lo sguardo fino in fondo alla valle, tra zone boscose ed uliveti scorgeremo anche la Torre di Terigi, un bell’esempio di “casa torre” medievale.

Dato che non abbiamo fretta, possiamo anche rilassarci all’ombra di un uliveto abbandonato che poco dopo troviamo lungo la strada, appena percorsi i pochi metri di un viottolo che vediamo alla nostra destra.

Accompagnati dal cinguettio degli uccelli superiamo il cimitero di Paterno ed arriviamo al tabernacolo di Terzano.
Fin qui abbiamo percorso i 2,5 km più faticosi, ora la salita è finita e comincia un dolce sali e scendi nella parte più boscosa della strada, che continua così per circa un altro chilometro fino alla nostra meta. Appena la strada esce dalla boscaglia ci troviamo immersi in un paesaggio collinare, con al centro il campanile di Santa Lucia a Terzano.

Per i più volenterosi consiglio di proseguire solo altri 10 minuti lungo via Terzano e poi prendere il sentiero che entra nel bosco, riconoscibile perché in prossimità di una grossa pietra sul ciglio della strada. Il sentiero sale fino ad incrociare i resti lastricati di una presunta strada romana.

Attraversare il bel bosco percorrendo questo tracciato vi farà sentire veramente sulle tracce degli antichi viandanti. Potrete immaginarvi pellegrini o crociati, mercanti o cavalieri.

All’incrocio con questa strada giriamo a sinistra e la percorriamo fino ad incontrare le indicazioni dei sentieri del CAI, ma noi in questa passeggiata proseguiamo solo fino alla località Bencistà, un gruppo di “case da lavoratore” oggi restaurate.

Curiosità
Riguardo l’origine della denominazione Bencistà, una delle leggende che circolava alla fine dell’800 tra i contadini di Terzano raccontava che un giorno alcune suore si allontanarono dal monastero in cima al monte Cucco, contro la volontà della Madre Superiora. Sorprese da un violento temporale esclamarono: ”ben ci stà!” ( 2 )

Alla fine di via Bencistà prendiamo a sinistra via Ponti di Millo, che conduce a Villa Corazze, antica “casa da signore” appartenuta alla famiglia Bardi. Da qui si ha una magnifica vista sulle colline coltivate ad uliveto e sulla sottostante valle del Rimaggio. In fondo alla breve discesa si intravede la chiesa di Santa Lucia, costruita per volontà dalle potenti famiglie che avevano qui i loro possedimenti.
La bellezza di questa chiesetta è nella sua elegante semplicità e nella sua posizione, stretta tra la casa parrocchiale ed il muretto a secco, tipico di queste campagne. Lo stradellino che sale dal piazzale antistante la chiesa conduce ad una piccola radura dove è bello fermarsi,per fotografare la torre campanaria ma soprattutto perché quà anche il tempo sembra essersi fermato.

Il ritorno lungo via di Terzano sarà veramente “una passeggiata”, tutta in discesa.

Claudia Friggi

 

Note

  1. Silvano Guerrini – “Fra terra e cielo”.
  2. Borghi e colline. Un sentiero nel territorio di Bagno a Ripoli – Gruppo trekking Bagno a Ripoli – Edizioni Multigraphic Firenze

Il percorso

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Photogallery

  • da via di Terzano a Santa Lucia in Terzano

    Chiesa di Santa Lucia

  • fortezza di Vignalla

  • indicazioni CAI

  • Chiesa di Santa Lucia

  • Antica strada romana nel bosco

  • Antica strada romana nel bosco

  • Tabernacolo di Terzano

  • Il bosco di Terzano

  • Torre Terigi

  • Uliveto

  • Via di Terzano

  • Villa Corazze

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La redazione del giornale eChianti.it