Via! Iniziano i 1000 giorni per realizzare la Variante di Grassina | FOTO-VIDEO

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Centinaia di persone alla posa della prima pietra per la realizzazione della Variante di Grassina. L’impegno delle istituzioni”: “Rispettare i tempi di realizzazione“.

Sergio Forconi, ospite d’eccezione e cittadino più celebre di Grassina, lo dice con una battuta: “Quando nel 1962 si cominciò a parlare della Variante io non avevo ancora iniziato a fare l’attore. Quest’anno ho festeggiato i 50 anni di carriera e almeno vedo l’inizio. Per il 2062 sono fiducioso che si possa arrivare alla fine…”.

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Scherzi a parte, questo 1 aprile rappresenta davvero un piccolo, grande, pezzo di storia per Bagno a Ripoli. I lavori della Variante di Grassina sono ufficialmente iniziati e l’impegno delle istituzioni presenti è stato chiaro e unanime: terminarli nell’arco di 1000 giorni.

“Questa opera è più anziana di noi – ha esordito il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – ma questa è una giornata storica e ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile l’avvio di quest’opera a partire da Regione e Città Metropolitana che l’hanno finanzaita rispettivamente con 17 e 6,8 milioni di euro. Insieme alla terza corsia autostradale, ai percorsi ciclopedonali e al nuovo Ponte di Vallina stiamo dando vita a progetti che cambieranno davvero in meglio il nostro territorio”.

Casini ha quindi ringraziato gli amministratori che lo hanno preceduto (a partire dall’ex sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, presente a sua volta alla cerimonia) e chiesto a tutti “un po’ di pazienza perché quando si realizzano opere importanti si possono avere anche dei disagi temporanei, ma si deve essere consapevoli di quello che è l’obietivo finale”.

Nardella, dal canto suo, ha ricordato come il territorio a sud est di Firenze in questi anni si sia dato “tanto da fare per migliorare il suo volto” e, come ulteriore esempio, ha portato il bypass del Galluzzo che, dopo anni, vedrà finalmente a breve la luce.

“A chi si chiedeva quale fosse il ruolo della città metropolitana – ha aggiunto – credo che questa sia la migliore risposta: mettere in rete comuni diversi, in questo caso anche Impruneta e Greve, e fare squadra nell’interesse di tutti i cittadini. Sappiamo quanto questo territorio abbia bisogno di infrastrutture all’altezza delle aspettative dei cittadini e delle loro necessità e il nostro impegno va proprio in questo senso”.

“Ci sono tante opere che stanno partendo – ha concluso l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli – che faranno della Toscana una terra più infrastrutturata. Mi piace, tra le tante, sottolineare anche la ciclopista dell’Arno perché credo sarà un’infrastruttura importante per quanto riguarda la mobilità sostenibile e l’attrazione turistica. Sulla Variante abbiamo messo a disposizione una cifra importante, soprattutto di questi tempi, ma credo che quest’opera  agevolerà notevolmente la mobilità tra la città di Firenze e il Chianti liberando dal traffico e dallo smog il centro abitato di Grassina aumentando la sicurezza e la qualità della vita di chi vi abita. Qualcuno ci ha detto che ‘era l’ora’, io dico che è bello e si deve essere soddisfatti che l’ora sia finalmente arrivata”.

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Casini, Nardella e Ceccarelli, insieme al sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani, l’assessore ai lavori pubblici di Impruneta Dana Bartolini e i delegati della Metrocittà a infrastrutture e viabilità Andrea Ceccarelli e Massimiliano Pescini, hanno quindi firmato una pergamente che è stata simbolicamente inserita all’interno della “prima pietra” (un tombino in cemento armato) sistemata all’inizio del cantiere.

E dopo la benedizione di don James, ecco il brindisi finale. “Ci rivedremo presto da queste parti per festeggiare l’inaugurazione e sono sicuro – ha chiosato sdrammatizzando Casini – che non sarà, come ipotizzato da Sergio Forconi, nel 2062…”.