Scoprendo Bagno a Ripoli: il racconto delle prime due giornate di formazione | FOTO

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“Scoprendo Bagno a Ripoli”, il percorso formativo per guide turistiche/ambientali abilitate e per giovani under 30 ha avuto inizio lo scorso lunedì 8 febbraio ed è già arrivato al suo secondo appuntamento.
Durante la prima lezione Roberta Tucci, addetta all’Ufficio della Cultura di Bagno a Ripoli, ha fornito ai partecipanti un quadro generale del nostro Comune. Gli argomenti affrontati sono stati molteplici: la variazione dei confini attraverso i secoli, la conformazione geografica del nostro territorio, le vie di comunicazione, la storia delle vicende che si sono susseguite a partire dal periodo etrusco-romano fino ai giorni nostri ed infine le eccellenze di rilevanza storico-artistica come le antiche Pievi e le bellissime Ville.
Nella seconda lezione, nonostante le condizioni climatiche non certo favorevoli, Roberta Tucci ha portato i due gruppi a vedere da vicino e a toccare con mano alcune delle più affascinanti realtà di Bagno a Ripoli.
L’escursione ha avuto inizio dal Teatro Comunale dell’Antella per ammirare la balconata in stile Liberty per poi proseguire con la “Fonte della Fata Morgana”, il prezioso ninfeo realizzato da Giambologna per Bernardo Vecchietti nel parco della sua “Villa il Riposo” sul monte Fattucchia. Il piccolo edificio è un magnifico casino di delizie, nato con il solo scopo di stupire con i suoi giochi d’acqua e di dare la serenità per poter passare un po’ di tempo nella quiete e nell’ozio. Sulla facciata era un tempo rappresentata la Samaritana al pozzo di Santi di Tito, affresco che purtroppo è andato completamente perduto.
La terza tappa è stato l’incantevole Oratorio di Santa Caterina delle Ruote , patrona dei giudici e notai, arte esercitata dagli Alberti potente famiglia fiorentina che, alla metà del Trecento ne commissiona la costruzione. La cappella è uno splendido esempio di stile gotico toscano, con un ciclo di affreschi che narra le storie della Santa patrona, portato a termine in due fasi: la prima per mano del cosiddetto Maestro di Barberino e del suo allievo Pietro Nelli, che dipingono la scarsella e la parte inferiore dell’arcone, l’altra da Spinello Aretino, che esprime al meglio le sue doti di narratore nelle pareti e nella volta della prima campata.
Il giro si è concluso all’Antico Spedale del Bigallo, un tempo chiamato “Fonte Viva”, nato nel XIII secolo per accogliere pellegrini, ammalati e poveri. Oggi il Bigallo ha potuto riprendere la sua funzione originaria di ostello grazie ai fondi del Giubileo del 2000, che hanno permesso il recupero di diversi ambienti per ricavarne un ostello.
La bellezza degli ambienti visitati ha fatto passare in secondo piano l’uggiosa giornata di pioggia a riprova del fatto che le ricchezze del nostro territorio hanno molto da offrire.

 

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Nata a Firenze nel 1990, inizia a frequentare Bagno a Ripoli nel 2009 per lavoro e da allora continua a scoprire giorno per giorno questo bellissimo territorio. Laureata in Storia dell'Arte all'Università di Firenze contribuisce alla redazione di testi per il web dei siti www.echianti.it, www.ecomarathonbagnoaripoli.com, www.oliobagnoaripoli.it, www.rossorubino.tv.