IV edizione del Premio Riccardo Francovich

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Nell’ambito della terza edizione di “tourismA – Salone internazionale dell’Archeologia”, organizzato dalla rivista Archeologia Viva dal 17 al 19 febbraio al Palazzo dei Congressi di Firenze, sarà consegnato il IV Premio Riccardo Francovich.

Il premio, istituito dalla Società Archeologi Medievisti Italiani (SAMI) e intitolato alla memoria del noto archeologo di Bagno a Ripoli scomparso nel 2007 precipitando dalla rupe del Monte Ceceri, è conferito al museo o parco archeologico italiano che, a giudizio dei propri soci e dei cittadini partecipanti alla votazione, rappresenta la migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia nella comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specialisti.

Quest’anno il premio speciale va a Franco Cardini (16 febbraio, Salone dei Cinquecento) per la divulgazione del medioevo e a Piero Angela (18 febbraio Palazzo dei Congressi) per la comunicazione scientifica. Il premio ordinario alle Catacombe di Napoli e all’area archeologica di Santa Maria di Siponto come migliori siti d’interesse medievale.

Riccardo Francovich, nato a Firenze nel 1946, è stato uno dei fondatori dell’Archeologia medievale italiana. Figlio di Carlo, professore e figura storica della Resistenza fiorentina e del Partito d’Azione, ha vissuto nel Comune di Bagno a Ripoli, all’Antella, per oltre trent’anni. È stato professore per molto tempo presso l’Università di Siena e direttore di innumerevoli scavi e progetti scientifici che hanno rappresentato fondamentali punti di riferimento per tutta l’archeologia postclassica italiana ed europea. Dagli studi sui castelli del contado fiorentino, uno dei nodi insediativi essenziali dell’organizzazione medievale, agli scavi di San Silvestro a Campiglia Marittima, alla torre di Donoratico, alla fortezza di Poggibonsi, agli Uffizi. Costante il suo impegno civile, politico e culturale. Divulgatore appassionato e appassionante, sosteneva il dovere dell’archeologo a rapportarsi con il tessuto sociale, per cui la scoperta deve tradursi in arricchimento della comunità.

(nella foto R.Francovich con alcuni soci del Circolo Ricreativo Culturale Antella al Parco Archeominerario di Campiglia – Rocca San Silvestro, 1997. Foto archivio Casprini)