C’è sempre una prima volta nella vita. E anche se ormai sono oltre quarant’anni che faccio parte della comunità giornalistica toscana, la qualifica di direttore ancora non l’avevo mai conquistata.
Per questo ringrazio Gian Domenico Volpi della fiducia che la nomina di direttore di eChianti comporta nei miei confronti. Qualche superficiale mi ha rimbrottato: hai lavorato per testato storiche prestigiose, chi te lo fa fare? Me “lo fa fare” la voglia di mettersi in discussione, che non dovrebbe mai abbandonare chi fa il giornalista; lo stimolo a cimentarsi con un mezzo (il web) nel quale credo ma ho molto da imparare. E, perché no, l’ambizione del ruolo: Giulio Cesare sosteneva che fosse meglio essere numero uno in un lontano paese della Gallia che secondo a Roma.
eChianti, grazie al lavoro di Francesco Sangermano, dal quale ricevo il testimone e al quale sono grato di restare nella squadra, e di chi con lui ha collaborato in questo periodo, ha dimostrato giorno dopo giorno di giocare un ruolo di primo piano per il territorio di Bagno a Ripoli. E’ un portale che mostra vivacità, inventiva, dinamismo, tempestività. Non si limita a seguire gli eventi ma li promuove in un rapporto dialettico e propositivo con associazionismo, mondo delle imprese, istituzioni.
Io metterò a disposizione di chi collabora con eChianti e dei già tanti lettori, la mia esperienza. Nessuna rivoluzione in vista. Per usare un paragone calcistico: ho trovato un gruppo molto motivato che applica un modulo tattico vincente. Fare meglio non sarà facile ma è per questo che darò il mio impegno. Confidando in un ruolo attivo anche da parte dei lettori, che da sempre considero gli unici veri “padroni” di un organo di informazione (su carta, via etere o internet non fa differenza). E anche i “commissari di esame” più inflessibili ma imparziali.
Inizia qui una nuova sfida che affronto senza timore, non per alterigia ma perché, come scrive in un suo romanzo il cileno Luis Sepulveda, “vola solo chi osa farlo”.
Francesco Matteini
