La prima volta si è “affacciato alla finestra” venerdì 13, in occasione del primo flash mob sonoro ideato per “rallegrare” la quarantena forzata ai tempi del Coronavirus.
E da allora, puntuale alle 18, tutte le sere Matteo Nesti, 26 anni, professore di informatica al liceo Gobetti-Volta, imbraccia la sua chitarra, accende microfono e amplificatore, si affaccia in direzione di piazza della Pace e inizia il suo personalissimo “concerto dalla quarantena”.
Ad ascoltarlo (ed applaudirlo) si affacciano insieme a lui anche i vicini di casa o, magari, le persone che sono rigorosamente in fila in attesa di entrare alla vicina Coop di viale delle Arti nel centro di Bagno a Ripoli.
Il tutto per venti, trenta minuti, alternando le idee musicali che arrivano seguendo sui social l’hashtag #flashmobsonoro, quelle degli amici e conoscenti che gli scrivono e lo contattano via Facebook e WhatsApp o ancora assecondando la richiesta della sorella Marta (educatrice di nido) di registrare una canzone da dedicare ed inviare ai suoi piccoli allievi.
E se non siete tra i fortunati che possono ascoltarlo “live”, nessun problema:
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