“Scoprendo Bagno a Ripoli” giunge al termine con la rassegna sui comuni valdarnesi del Sistema Museale a cura di Nicoletta Matteuzzi

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La docente Nicoletta Matteuzzi, coordinatore del Sistema Museale di Chianti e Valdarno, ha concluso “Scoprendo Bagno a Ripoli” parlando degli ultimi quattro comuni del Sistema: Bagno a Ripoli, Rignano sull’Arno, Reggello e Figline Incisa Valdarno.
Dopo una breve panoramica su Bagno a Ripoli e quindi sull’Oratorio di Santa Caterina alle Ruote e l’Antico Spedale del Bigallo, già ampiamente illustrati durante il corso, l’attenzione è stata spostata su Rignano sull’Arno con la sua Pieve di San Leolino, la cui attuale struttura risale all’XI-XII secolo. Il campanile con grandi archi è stato sicuramente rimaneggiato e gli interventi di restauro sono stati molteplici a partire dall’800 quando sono state tolte le decorazioni settecentesche applicate sulla struttura originaria, per finire con quelli avviati nel 2000.
All’interno della chiesa sono conservate alcune importanti opere come la quattrocentesca Madonna del Latte o della Consolazione di Bicci di Lorenzo, giunta fino a noi principalmente per il suo valore devozionale, lo pseudo trittico affrescato con l’Incoronazione della Vergine e angeli e le Sante Agata e Maria Maddalena, ormai privo dei due santi pendant maschili a sinistra, e il fonte battesimale in terracotta invetriata della bottega di Santi Buglioni, decorato con le storie di San Giovanni Battista.
Altra chiesa romanica dell’XI secolo sul territorio di Rignano è San Michele a Volognano; la sua storia è strettamente intrecciata alle vicende del castello omonimo, distrutto e successivamente ricostruito e trasformato alla fine dell’Ottocento in una villa in stile neogotico. All’interno della chiesa si trova una preziosa pala che raffigura la Madonna della Cintola tra Angeli e i Santi Antonio abate, Tommaso, Francesco e Jacopo attribuita ad Andrea del Sarto e alla sua bottega in cui si formarono Rosso Fiorentino e Pontorno, tanto che quest’opera è stata esposta nella mostra del 2014 tenuta a Palazzo Strozzi dedicata a questi due grandi artisti che diedero avvio alla “maniera moderna”.
A Rignano è presente anche l’importante sito archeologico del Castelluccio, su cui da anni gli studenti di archeologia dell’Università di Firenze si formano nella pratica dello scavo e nello studio dell’edilizia medievale; le ricerche condotte hanno identificato il rudere come il centro fortificato facente capo ai signori detti nepotes Rainerii, famiglia di antica origine fiorentina legata alla più grande stirpe comitale dei Guidi.
Tra le altre emergenze storico artistiche facenti parte del comune, la docente si è soffermata sulla Villa di Torre a Cona, la cui origine deriva da un antico insediamento dei da Quona, di cui si può ancora leggere traccia nella torre intorno a cui è stata poi costruita la scenografica residenza signorile.
Il focus è stato poi spostato su Reggello, comune notevole non solo per le ricchezze storico artistiche, ma anche per la sua speciale conformazione geologica data dalla presenza delle “Balze” particolari formazioni rocciose, risultato dei fenomeni geologici, avvenuti dopo l’estinzione del “Lago pliocenico del Valdarno Superiore”.
Nel Comune si erge la pieve di San Piero a Cascia, una delle tipiche chiese romaniche del casentino che, così come la pieve di San Pietro a Romena a Pratovecchio e la Pieve di San Pietro a Gropina a Loro Ciuffenna, presenta capitelli istoriati ben conservati, fondamentali per lo studio dell’iconologia medievale. Particolarmente interessante è la Camera del Pievano affrescata con vedute a trompe l’oeil da Giuseppe del Moro, artista attivo anche a Vallombrosa. Attiguo alla Pieve di Cascia è stato aperto nel 2002 il Museo Masaccio che oltre al celebre Trittico di San Giovenale del Masaccio appunto, accoglie dipinti e oggetti liturgici provenienti da Cascia e da altre chiese del territorio limitrofo. Una peculiarità del Museo è la sala che raccoglie un’insolita collezione di oggetti liturgici ebraici.
La lezione non è finita qui, ma visti i tanti punti toccati rimandiamo alla prossima settimana l’ultima parte.

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Nata a Firenze nel 1990, inizia a frequentare Bagno a Ripoli nel 2009 per lavoro e da allora continua a scoprire giorno per giorno questo bellissimo territorio. Laureata in Storia dell'Arte all'Università di Firenze contribuisce alla redazione di testi per il web dei siti www.echianti.it, www.ecomarathonbagnoaripoli.com, www.oliobagnoaripoli.it, www.rossorubino.tv.