
Protagonista del primo cooking show organizzato da eChianti è l’agronoma Lisa Volpi. Che inviterà i visitatori a degustare l’olio prodotto a Bagno a Ripoli.
E spiegherà alcuni trucchi di base per riconoscere l’olio buono da quello che purtroppo, sempre più spesso, arriva da mercati che si sono gettati sul terrno della contraffazione.
Domanda di base: come si fa a capire se un olio è buono o meno?
“Si procede a un assaggio sensoriale che prevede due passaggi: olfatto e gusto. Se all’olfatto non ha difetti si procede all’assaggio. Generalmente l’olio di buona qualità dovrebbe ricordare qualcosa di fresco come, per esempio, l’erba appena tagliata. E dovrebbeavere come elementi positivo una sensazione di amaro, di piccante non di gola ma di bocca e note, ad esempio, di mandorla o di pinolo fresco”.
E i segnali che invece siamo in presenza di un olio cattivo?
“Le sensazioni di rancido, riscaldo o avvinato. Sono elementi che testimoniano o che l’olio è stato prodotto con olive poco buone magari in parte già fermentate perché la lavorazione in frantoio non è stata eseguita in modo corretto”.
Il colore influisce sulla qualità dell’olio?
“No. Il colore non è indice di genuinità. Tanto è vero che l’assaggio dovrebbe esssre fatto in bicchieri blu che mascherano il colore e con una temperatura dell’olio di circa 25 gradi per fare in modo che buttai fuori tutti gli odori”.