Il terremoto del 1895 che colpì Grassina e Antella

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Alle 20,55 del 18 maggio 1895, nella zona fra Grassina e Antella, si sentì una fortissima “romba” – come riferirono alcuni testimoni. Era battuto un tremendo terremoto di elevata intensità: 8° grado Mercalli.

Immediatamente, i reporters si recarono sui luoghi del disastro con il fiacchere pubblico, il calesse e anche a piedi. Fra i giornalisti intervenne nientemeno che il popolare scrittore Yorickson che – su La Nazione uscita in diverse edizioni speciali – scrisse gli articoli Una gita a Lappeggi, All’Antella e Una seconda gita a Lappeggi. Nuovi terribili particolari. In effetti, l’epicentro del sisma si ebbe in quella zona, dove ci furono enormi danni alle abitazioni e anche tre morti rimasti sotto le macerie. Una quarta vittima fu la moglie dell’agente Giannelli della fattoria Bossi-Pucci a S. Martino.

Grande emozione suscitò anche la visita del Principe di Napoli (futuro re d’Italia) che il giorno successivo portò parole di conforto alle famiglie di Lappeggi. L’eco della tragedia si sparse nella città e provocò un continuo via vai di “legni” (carrozze) carichi di curiosi e forestieri.

I soccorsi furono immediati con la partecipazione dei militari del Genio, dei carabinieri e dei pompieri. In mezzo ai campi vicini a Grassina e Antella furono montate le famose tende gialle per dare le prime cure ai parecchi feriti e per accogliere le tante persone evacuate dalle proprie abitazioni pericolanti o distrutte.

Il comune di Bagno a Ripoli fu duramente colpito dal terremoto in ogni sua frazione compresa fra Baroncelli e Grassina fino a S. Andrea a Morgiano. I castelli e le ville subirono lievi lesioni e qualche crepa in quanto «la costruzione era buona e fatta bene con muri di 0,80 e 1 metro ben cementati», mentre le coloniche e alcune chiese ebbero notevoli danni in quanto erano di «costruzione cattiva, con muri piccoli fatti con pillole e quasi murati a secco».

La popolazione rispose con grande spirito umanitario alle richieste d’aiuto ma si ebbe anche qualche caso di sciacallaggio, come a un povero colono dell’Ammannati al quale «furono portati via denari e oggetti d’oro per un valore di 350 lire».

Il professor Timoteo Bertelli fece stampare anche il libretto Alcune considerazioni sul terremoto. A benefezio dei danneggiati dal terremoto del 18 maggio che fu acquistato da molti concittadini per sostenere i terremotati che passarono molti giorni sotto le tende gialle.

Nella foto la chiesa di S. Martino a Strada lesionata dal terremoto

Massimo Casprini

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Massimo Casprini, classe 1943, nato e vissuto a Bagno a Ripoli e appassionatissimo di storia locale così come di fotografia e di viaggi.