I “Laboratori sull’erba” di Gabriele Danesi per Scoprendo Bagno a Ripoli

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Dopo una settimana di pausa per cause di forza maggiore è stato possibile riprendere il corso “Scoprendo Bagno a Ripoli con i “Laboratori sull’erba” di Gabriele Danesi che hanno visto riuniti entrambi i gruppi dei giovani e delle guide.
Il primo workshop in loco è iniziato presso la Villa Medicea di Liliano di cui si hanno le prime notizie ufficiali dal XIV secolo, sebbene il nucleo di origine sia una torre che risale all’XI. Nel 1646 Ferdinando II de’ Medici acquista la vicina villa di Lappeggi insieme a quella di Liliano che viene inizialmente usata come centro logistico della produzione agricola della tenuta, una “semplice” casa da fattore! Per molto tempo la villa ha mantenuto caratteristiche umili fino a quando nelle mani di Francesco Maria de’ Medici, una volta ingrandita e dotata di ogni possibile comfort per la vita da signore, prende l’attuale forma di “villa di delizie”. Alla morte dello sfrenato Francesco Maria la residenza rimane a lungo vuota e con l’avvento dei Lorena viene donata alla Chiesa e finalmente nell’800 diviene proprietà dalla famiglia Malenchini che tuttora la possiede. Il giardino seicentesco retrostante l’edificio, che ospita ancora alcuni dei limoni dell’epoca medicea, si affaccia sui Colli Fiorentini, così come la terrazza che offre un’incredibile visuale del panorama circostante.
Seconda ed ultima tappa della prima escursione è stata la centenaria Torre di Quarate che sorge su un fortilizio romano, in un luogo di transito tre Fiesole e Volterra. Il primo documento in cui è citata è del 1098 quando i longobardi Teodorico e Guitta cedono la Torre all’abbazia di Montescalari. La peculiarità di questa torre è sicuramente lo splendido olivo che vi cresce sulla sommità e che ormai ne è parte integrante. Il vicino complesso residenziale era in origine il castello della famiglia dei Quaratesi, nella cui porta di accesso è stata ritrovata recentemente un’antica pergamena che attesta come i Quaratesi si rifugiarono nel castello per cercare scampo dall’epidemia di peste del 1523.
Il secondo workshop richiedeva delle scarpe adatte ad una bella camminata infatti i giovani e le guide sono stati condotti da Gabriele Danesi in un’escursione al Bosco di Fonte Santa. Lungo il cammino il gruppo è stato “accompagnato” dalle statue di Antonio Crivelli, figure che hanno la parvenza di uscire dalla roccia stessa, che rendono molto suggestivo il percorso per raggiungere il Palazzaccio di Marcignano; appartenuto un tempo alla famiglia dei Gavignano, antichi e potenti feudatari del luogo, questo edificio risale al XII secolo e diviene nel 1314 di proprietà dei Bardi, poi dei Rinuccini, in seguito dei Benci e poi dei Capponi; nel 1550 circa, una volta caduto in disuso, inizia il suo lento degrado. Secondo il Torrigiani, che nell’ultimo ventennio del XIX secolo ha descritto accuratamente tutto il territorio ripolese, il palazzaccio è stato distrutto in seguito ad una rivolta popolare, mentre il Carocci, un altro noto storico a lui contemporaneo, attribuisce le lesioni del palazzaccio solo alla sfortunata posizione in cui sorge e alle frane del terreno sottostante; nell’uno o nell’altro caso, dell’antico splendore del castello rimane solo il ricordo.
Altro interessante punto dell’escursione è stato il “Sasso Scritto”, il famoso cippo in pietra arenaria scoperto nel Seicento dallo scalpellino Alessandro Pettirossi da Fiesole mentre cercava materiali lapidei per la ristrutturazione di villa Mondeggi e di villa Lappeggi. Le incisioni sul masso furono attribuite al periodo etrusco perciò si decise di staccare l’iscrizione per portarla nel Corridoio Vasariano; al posto dell’originale del IV secolo a.C. uno scalpellino del Settecento ne fece una copia poco accurata con qualche errore di trascrizione, ma l’iscrizione comunque potrebbe significare: “Confine sacro della comunità tra Fiesole e Volterra fra le genti degli Auli e dei Cursini”. Poco distante negli anni settanta del secolo scorso è stata rinvenuta un’altra pietra di confine “TULAR SPULAR” oggi al Museo di Castellina in Chianti.

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Nata a Firenze nel 1990, inizia a frequentare Bagno a Ripoli nel 2009 per lavoro e da allora continua a scoprire giorno per giorno questo bellissimo territorio. Laureata in Storia dell'Arte all'Università di Firenze contribuisce alla redazione di testi per il web dei siti www.echianti.it, www.ecomarathonbagnoaripoli.com, www.oliobagnoaripoli.it, www.rossorubino.tv.