“Coronavirus, fare a tutti il tampone”: la petizione del chirurgo ripolese fa boom su internet

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Ha lanciato questa mattina la petizione su change.org e in poche ore era stata già sottoscritta da quasi 2500 persone. Obiettivo: fare a tutti i toscani il tampone per il coronavirus “in modo da poter isolare davvero tutti i casi positivi, a partire da quelli asintomatici, che altrimenti non verrebbero mai fuori ma che sono potenzialmente i più pericolosi per il diffondersi del contagio”.

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A parlare è Marco Bernini, chirurgo del reparto di oncologia della mammella all’ospedale di Careggi e residente a Bagno a Ripoli che ha indirizzato la sua campagna al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi.

Bernini spiega così la sua iniziativa.

Vogliamo mettere in evidenza recenti importanti evidenze clinico-epidemiologiche relative all’infezione da Covid19: “in ITALIA a Vò Euganeo in Veneto è stato condotto uno studio clinico-epidemiologico in cui tutta la popolazione è stata sottoposta a tampone in due tempi, a distanza di tre giorni. Tale studio ha permesso di identificare fin dall’inizio sia le persone asintomatiche che le sintomatiche. Degli infetti tra il 50 ed il 75% era completamente asintomatico. Tutti sono stati isolati con il risultato di un calo del tasso di infezione di circa 12 volte: nella prima analisi c’era un tasso di infezione del 3%, nella seconda era calato al 2,5 per mille”.

Stessa situazione che si è verificata in Corea del Sud “dove è stato attuato uno screening con tampone a tappeto, con cui vengono testate ventimila persone al giorno e chi è risultato positivo viene messo in auto-quarantena e monitorato attraverso app sanitarie, ad oggi sono contagiate poco più di 8000 persone con soli 72 decessi”.

Numeri suffragati anche da uno studio pubblicato sulla rivista ‘Lancet’ secondo cui “se non si riesce a mettere in quarantena almeno il 70% dei contatti di un positivo non si può riuscire a fermare la malattia in tre mesi e  la probabilità di controllare l’espansione dell’epidemia diminuisce all’aumentare dei tempi di identificazione dei casi positivi anche asintomatici e di attivazione dell’isolamento”.

Una prima risposta in tal senso da parte della Regione è subito arrivata: Rossi ha infatti annunciato questa sera che sarà avviato uno screening di massa per l’emergenza Coronavirus e acquisterà 500mila test seriologici, ovvero del sangue. “Pensiamo che lo screening di massa darà risultati importanti – ha detto -. E’ nostro interesse tutelare per primi medici, infermieri e sanitari. Gli altri test saranno a disposizione su richiesta dei medici di famiglia e pediatri e saranno fatti da delle unità speciali ogni 30mila abitanti”.

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Francesco Sangermano, nato a Firenze nel 1977 ma orgogliosamente cresciuto e vissuto sempre a Bagno a Ripoli. Grande appassionato di viaggi, di sport e di fotografia è giornalista professionista dal 2004. Prima della collaborazione con eChianti ha lavorato per il Corriere di Firenze, il Corriere di Lucca, Toscana Media News e l'Unità dove è stato vicecaposervizio della redazione toscana e uno dei responsabili dei social network per il sito unita.it.