Bagno a Ripoli e quelle (sole) 4 donne nello stradario tutto maschile

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Sono circa 250 le piazze e le vie che si snodano nel Comune di Bagno a Ripoli, tra le colline in aperta campagna, vera gioia per i turisti in visita e tasto dolente dei pendolari nel quotidiano traffico per raggiungere il posto di lavoro.

Le strade, come negli altri comuni, sono intitolate ad illustri personaggi sia locali sia di portata nazionale o internazionale: da Manzoni a Machiavelli, da Ubaldino Peruzzi a Gramsci e molti altri, o si riferiscono alla toponomastica del luogo e solo quattro sono quelle intitolate a personaggi femminili: via Anna Maria Enriques Agnoletti nell’abitato di Bagno a Ripoli, via Anna Kulishoff, via Tina Lorenzoni e Largo Manuela Masi nell’abitato di Grassina. Uno stradario con una forte componente maschile, ma in cui queste quattro figure comunque spiccano per la loro storia. Conosciamole meglio.

Maria Assunta Lorenzoni detta Tina (Trento, 1918 – Firenze, 21 agosto 1944) è stata una partigiana, crocerossina italiana e Medaglia d’oro al valor militare (alla memoria). Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si mette in contatto con il movimento antifascista fiorentino, svolge numerose missioni e organizza l’espatrio di cittadini d’origine ebraica e di perseguitati politici. Durante la battaglia per la liberazione di Firenze, riesce più volte ad attraversare le linee di combattimento per portare ordini al Comando d’Oltrarno. Catturata da una pattuglia tedesca, viene portata a Villa Cisterna e rinchiusa per essere interrogata. Rimasta sola tenta di fuggire, ma viene uccisa.

Anna Kulishoff (Sinferopoli, 9 gennaio 1855 – Milano, 29 dicembre 1925), è stata un’anarchica, rivoluzionaria e medico italo-russa, tra i principali esponenti e fondatori del Partito Socialista Italiano, ha lottato per l’emancipazione delle classi operaie e il diritto di voto per le donne di tutte le classi sociali.

Anna Maria Enriques Agnoletti (Bologna, 1907 – Sesto Fiorentino, 12 giugno 1944) è stata una partigiana italiana, insignita di Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Dopo l’8 settembre 1943, aderì al Movimento Cristiano Sociale, prese contatti con l’ambiente antifascista e fu chiamata a Firenze dove iniziò a lavorare con il Partito d’Azione toscano. Partecipò ad un’organizzazione di spionaggio (Radio CORA) destinata a raccogliere informazioni da trasmettere, via radio, agli Alleati. In seguito all’arresto, a Roma, di alcuni esponenti del movimento cristiano sociale che svelarono l’attività spionistica della Agnoletti, il controspionaggio fascista decise di inviare un falso ufficiale sbandato a chiederle aiuto, allo scopo di smantellare l’organizzazione partigiana. L’Agnoletti fu arrestata, assieme alla madre, il 12 maggio e trasferita a Villa Triste il 15 maggio 1944. Dopo essere stata interrogata e torturata venne condotta sul greto del torrente Terzolle, in località Cercina di Sesto Fiorentino e fucilata dai nazisti il 12 giugno 1944.

Manuela Masi (Impruneta 1952 – Bagno a Ripoli 1979) nata nel 1952 nel Comune di Impruneta, non lontano da Bubè borgo di Grassina nel quale la sua famiglia si trasferì subito dopo la sua nascita e dove è deceduta il 1° settembre 1979. Manuela fu cresciuta con i valori di democrazia e solidarietà che quotidianamente i suoi genitori mettevano in pratica. Frequentò l’asilo dalle suore del Sacro Cuore in via Costa al Rosso, le elementari alla Marconi di via Tegolaia e dopo aver ultimato la scuola media, scelse di frequentare il Liceo Classico di Badia a Ripoli, nel quale insegnavano le Suore dell’Immacolata. Già dal ginnasio dimostrò una particolare vocazione per le materie umanistiche e con una rara capacità comunicativa e di saper ascoltare qualsiasi interlocutore. A forza di ascoltare gli altri ed i loro problemi fin da piccola, a 16 anni si era già fatta un’idea precisa di quello che erano la vita e la nostra società.

Quattro figure femminili di carattere e spessore che hanno contribuito alla storia del nostro Paese e che certamente danno un valore in più allo stradario di Bagno a Ripoli. Ma quanti di noi conoscono la storia di queste persone? E quante altre donne hanno avuto un ruolo importante per questo territorio e sono nascoste in archivi chiusi e polverosi?

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Chiara Bianchini, blogger e social media editor. Ha curato l'aggiornamento di eChianti, seguito il portale di ecommerce eChiantishop e aggiornato i social network dei progetti eChianti ed eChiantishop dalla fondazione fino a dicembre 2016