Antica Fiera dell’Antella, storia di una festa tra il “giro del baccalà” e i’ Ceccherini con le sue corna…

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La Fiera dell’Antella vanta una storia molto lontana. Fu grazie all’interessamento del consigliere comunale Ubaldino Peruzzi che nel 1872 il sindaco rese «pubblicamente noto che nei giorni 4 e 5 novembre prossimo, nel Villaggio dell’Antella avrà luogo una Fiera straordinaria di Bestiami, Merci ecc.». Soltanto nel 1897 fu stabilito che doveva tenersi ogni anno il primo lunedì d’ottobre.

Nel corso degli anni, alla Fiera furono collegate feste religiose, concerti, fiere di beneficenza, «l’illuminazione elettrica del paese», gare ciclistiche e «corse di cavalli alla romana» dal cancello del Pedriali al cimitero.

Una serie di bancarelle improvvisate da commercianti ambulanti che vendevano “ogni ben d’Iddio” per grandi e piccini si sparpagliavano per la piazza e intorno al cosiddetto “giro del baccalà” che comprendeva il nucleo centrale delle abitazioni del paese. Per i contadini era l’occasione annuale per comprare il caratteristico ombrello verde col manico di legno, qualche sigaro toscano per il capoccia, un paio di scarpe di vacchetta e, magari, una camicia nuova. Naturalmente facevano gran rifornimento di sale. I fuochi artificiali a fine giornata erano i più attesi da tutta la popolazione la quale domandava in giro con preoccupazione: “Ma quest’anno che li fanno i fòchi?”

Fra i personaggi più curiosi che hanno frequentato la Fiera si ricorda i’ Ceccherini, il venditore ambulante di lamette e crema da barba noto in tutto il circondario fiorentino come cantore in ottava rima. Era fra i primi ad arrivare in paese, apparecchiava il banchino con i suoi prodotti da vendere (che, in verità, non gli interessava più di tanto) e nel mezzo piazzava un bel paio di corna di bove maremmano che accarezzava continuamente con chiari ed esilaranti riferimenti a qualcuno del pubblico il quale accettava, senza offesa, le battute sarcastiche che indirizzava direttamente a lui o “alla moglie rimasta a casa col fattore” o alla suocera. Per tanti anni fino alla sua morte avvenuta nel 1973 è stato una grande attrazione intorno al quale si riuniva tanta gente per sentirlo cantar di poesia o scontrarsi “all’improvviso” con un compare di strada bernescante.

Dal 1983 il neo costituito Comitato Vivere all’Antella ha dato nuovo impulso alla Fiera, che si è estesa al sabato e alla domenica precedenti, con mostre, sfilate, iniziative culturali e sportive che, dopo alterne vicende, sono riprese con entusiasmo in questi ultimi anni.

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Massimo Casprini, classe 1943, nato e vissuto a Bagno a Ripoli e appassionatissimo di storia locale così come di fotografia e di viaggi.