Amici di Vicchio di Rimaggio: stagione d’autunno. La suggestiva inaugurazione di Cappelletto e Scolastra.

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Venerdì 7 è la volta del duo pianistico Bortoluzzi-Nesi.

Parola e musica: quando l’una catalizza i contenuti dell’altra il messaggio diviene trascinante e foriero di comprensioni profonde. vicchio_concerto_01E’ accaduto venerdì sera all’inaugurazione del cartellone concertistico d’autunno dell’Associazione Amici di Vicchio di Rimaggio (Bagno a Ripoli-Firenze), salutata con entusiasmo anche dall’assessore alla cultura di Bagno a Ripoli Annalisa Massari. La serata, intitolata “Fortissimo nel mio cuore! Schubert, l’ultimo anno, era affidata alla voce narrante del celebre giornalista, musicologo, conduttore radiofonico Sandro Cappelletto e al raffinato pianista Marco Scolastra.

La complessa personalità dell’autore viennese, il dualismo fra umbratili intimismi e sfrenate goderecce passioni, gli ultimi mesi della vita con l’inconfondibile ansia creativa, la malattia, la cerchia degli amici, l’incomprensione della società musicale del tempo e poi l’affermazione: a raccontare tutto questo era Sandro Cappelletto (che ha curato testo e drammaturgia), gettando lo sguardo su alcuni dei capolavori dell’autore viennese, nati in quel periodo. Si trattava di gemme tratte dalle ultime opere pianistiche di Schubert, eseguite dal pianista laziale Marco Scolastra, ricercando i diversi caratteri delle musiche, di volta in volta suggeriti dalle evocative letture di Cappelletto. Accordando sonorità ed intenzioni espressive alla ricchissima tavolozza dei registri emotivi schubertiani, Scolastra si confrontava con una locandina che comprendeva  Valses nobles D 969 (n. 1-6), Klavierstücke D 946 n. 1, n. 2, Andantino dalla Sonata in la maggiore D 959, Andante sostenuto dalla Sonata in si bemolle maggiore D 960, Impromptu in mi bemolle maggiore op. 90 n. 2.  E dopo 75 minuti senza intervallo e lunghi calorosi applausi, Cappelletto e Scolastra proponevano ancora due fuori programma per il folto ed attentissimo pubblico che comprendeva fra gli altri gli studenti della Quarta A, della Quinta A e della Quinta F dell’Istituto superiore P. Gobetti A.Volta di Bagno a Ripoli, coinvolti dai loro docenti in un progetto di collegamento interdisciplinare fra la musica e materie umanistiche, attivato con i preziosi interventi in classe della musicologa Valentina Pagni.

 

Venerdì prossimo 7 ottobre, per il secondo appuntamento del ciclo autunnale sarà la volta del duo pianistico a 4 mani formato dalla milanese Federica Bortoluzzi e dal toscano Giovanni Nesi. Giovani emergenti, entrambi allievi di Maria Tipo e Andrea Lucchesini, Bortoluzzi e Nesi, non ancora trentenni, hanno già al loro attivo importanti affermazioni in vari i concorsi e presenze in prestigiose sedi musicali italiane e straniere. La loro locandina oltre a presentare alcuni hits del repertorio pianistico a 4 mani, fra cui Ma Mère l’Oye di Ravel e Brahms (16 Valzer op. 39 e Danze Ungheresi n. 11, 9, 5, 4, 2) si completa con gli interessanti e purtroppo poco eseguiti Cinque Pezzi per pianoforte a quattro mani di György Ligeti.

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La redazione del giornale eChianti.it