Sei uomini provenienti dalla Nigeria e 4 dal Gambia saranno ospitati in un appartamento e l’accoglienza sarà a cura della Cooperativa L’Orologio che si occuperà di loro anche dal punto di vista amministrativo, sanitario e della mediazione linguistica e culturale.
Al percorso di accoglienza parteciperanno poi le varie realtà dell’associazionismo di Grassina che sono state coinvolte da parte dell’amministrazione comunale.
Nel dettaglio, il Calcit metterà a disposizione la strumentazione medica per i casi in cui si renda necessario, Acli, Arci, Caritas e Fratellanza Popolare offriranno al progetto il sostegno e la competenza dei propri volontari.
“Accogliamo a Grassina 10 migranti – hanno dichiarato il sindaco Francesco Casini e l’assessore alle Politiche Sociali Ilaria Belli – nella piena convinzione che Bagno a Ripoli, nella fattispecie la comunità di Grassina, darà prova di accoglienza e solidarietà, com’è nella sua tradizione e come ha sempre fatto, soprattutto nei casi in cui c’è stato bisogno di rispondere alle emergenze. E oggi siamo in presenza di un’emergenza umanitaria e sociale, per la quale anche i molti Comuni toscani che ancora non stanno provvedendo devono fare la loro parte per realizzare il ‘modello toscano’, secondo il quale i migranti devono essere distribuiti in piccoli nuclei e centri tra tutti i Comuni della Regione, che sono chiamati a collaborare”.