Villa la Torre

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Descrizione

Sulla destra il vasto complesso comprendente l’antica villa dei Peruzzi, che qualche vecchio abitante chiama ancora “Il Figna”, dal cognome della famiglia che ne è stata proprietaria dal 1917. L’edificio pare sia stato costruito intorno al XIII secolo. I primi proprietari furono i Passerini, famiglia ghibellina che dopo la vittoria della parte Guelfa dovettero abbandonare Firenze e tutti i propri beni. Nel 1299 la villa, denominata già La Torre, fu venduta a Filippo di Amideo Peruzzi e da quell’anno, sino al 1901 è rimasta fra le proprietà della famiglia Peruzzi.

Nella cartografia del 1583 (Carte dei capitani di parte) è presente col nome dell’allora proprietario Giovanni Peruzzi. Nelle carte del 1774 è indicata come: “Villa del Sig. Cav. Bindo Peruzzi, luogo della Torre”. Nella seconda metà del secolo scorso fu il soggiorno preferito di Ubaldino Peruzzi, che vi abitò dal 1881 al 1891, anno della sua morte. In quel secolo la proprietà, con cappella ed annessi, comprendeva anche nove poderi.

Nel 1901 lo storico edificio fu acquistato da Roberto Browning (1848-1912), figlio del poeta Robert e della scrittrice Elisabeth Barrett, ricca famiglia inglese residente a Firenze. Il Browning, detto ‘Bronne’ dai suoi contadini, iniziò radicali restauri che tolsero alla villa l’aspetto originario. Fu realizzato un nuovo cortile e la torre, in origine intonacata e coperta da un tetto a doppio spiovente, fu ricostruita con pietre a vista, rialzata e coronata dai merli che ancora oggi la caratterizzano.

Dopo la morte del Browning, la villa e la fattoria furono acquistate, dal commendator Pio Figna, il quale completò i lavori di restauro lasciati incompiuti dal precedente proprietario.

Nel 1994 l’Amministrazione Comunale approvò il piano di recupero progettato dall’architetto Stoppini, per conto delle società proprietarie della struttura, che prevedeva la completa ristrutturazione e trasformazione dell’intero complesso in appartamenti privati.

Annesso alla Villa vi è ancora l’Oratorio del quale si ha notizia dal 1602. L’edificio sacro, in origine dedicato a San Giovanni Battista, figura intitolato a San Filippo Neri dal 1822.

Come arrivare

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La redazione del giornale eChianti.it