Terzano

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La località, documentata col toponimo di Terzano sin dal 1066, si distende sulle ultime pendici a solatio, del poggio Crociferro e del Poggio dell’Incontro e comprende alcune ville padronali, una chiesa e numerose antiche coloniche.

Il toponimo Terzano, di chiara derivazione latina, è ricollegabile al personale ‘Tertius’. Questa spiegazione, certamente la più attendibile, non è tuttavia l’unica. Per alcuni studiosi il toponimo sarebbe relativo al computo miliare delle strade romane e ricorderebbe il terzo miglio della variante della Cassia Vetus.

Terzano è menzionato nel “Libro di Monteaperti”. Questo manoscritto, risalente all’epoca dell’omonima battaglia (1260), riporta le quantità di grano richieste dal comune di Firenze ai diversi popoli del Contado, quale tributo per il sostentamento dell’esercito guelfo fiorentino che si scontrerà con le fazioni dei fuoriusciti ghibellini, alleati di Siena, nella sanguinosa battaglia. Tra i popoli che facevano parte del plebato di Ripoli troviamo anche “S. Lucie a Terzano” che aveva contribuito con 10 staia di grano. Cinque secoli dopo, nel 1809 i quattordici coloni di Terzano produssero 1730 staia di grano.

Nel 1821, gli abitanti di Terzano erano 106, con 13 famiglie di coloni, mentre nel 1881, erano 132, con 18 famiglie di coloni, che lavoravano altrettanti poderi.

Nel secolo scorso, la fine della civiltà contadina raggiungerà velocemente anche Terzano. Con gli Anni Sessanta del Novecento la campagna aveva già tutti i suoi coloni e all’inizio del successivo decennio, si era completata la trasformazione delle coloniche in residenze private, non senza tentativi di speculazione fortunatamente falliti.

 

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La redazione del giornale eChianti.it