Santa Maria Annunziata compie cinquant’anni | VIDEO

230

Cinquant’anni fa la prima pietra al Santa Maria Annunziata, oggi i festeggiamenti della struttura. Commozione nel ripercorrere la storia, tanti i progetti per il prossimo futuro.

Correva l’anno 1968 quando una pietra tolta dall’edificio di Santa Maria Nuova di Firenze divenne la prima del nuovo ospedale nel comune ripolese.

“1968- 2018 un bel traguarda per un ospedale che adesso stà vedendo anche una nuova luce”- racconta Lucilla Di Renzo, Direttore Sanitario Ospedale Santa Maria Annunziata – “molte zone sono state ristrutturate e riqualificate, inoltre abbiamo introdotto molte eccellenze come la radioterapia e l’emodinamica e la risonanza magnetica. Queste sono realtà che stanno accrescendo il valore di questo ospedale.”

L’ospedale Santa Maria Annunziata rappresenta oggi un riferimento d’eccellenza per una parte importante del territorio fiorentino e del valdarno.

Foto storiche gentilmente concesse da Massimo Casprini

“In modo particolare ricordo tutta l’attività di emodinamica” – racconta Paolo Morello Marchese, Direttore Sanitario della USL Toscana Centro – “quindi la cura di tutte le patologie legate la cuore ed ai grossi vasi che hanno qui nell’Annunziata il riferimento principe. “

Alla presenza delle istituzioni regionali e locali un incontro pubblico ha voluto ricordare i 50 anni dalla posa della prima pietra.  Oggi molti sono gli Interventi di ampliamento già cantierizzati, primi su tutti il pronto soccorso e la nuova palazzina d’ingresso.

“Questi interventi sono già una risposta alla richiesta di potenziamento delle comunità locali” – ricorda Francesco Casini Sindaco di Bangno a Ripoli – “un rafforzamento  quindi delle strutture e delle risorse umane che qui rappresentano una eccellenza non solo a livello regionale ma anche nazionale”

L’impegno nella diffusione della cultura sanitaria in tutte le sue forme è la prima mission della onlus santa maria annunziata che opera a supporto della attività istituzionali e dello sviluppo dell’ospedale.

“L’ospedale non è più un luogo di diagnosi e cura delle malattie” – ricorda Beniamino Deidda, Presidente Santa Maria Annunziata Onlus – “ma un luogo di ricerca innovazione e sperimentazione, quindi di cultura”

Stefania Saccardi, assessore regionale al diritto alla salute si è soffermata su 2 importanti aspetti: rete e responsabilità  già chiavi di lettura del nuovo piano socio sanitario che il consiglio regionale si impegna ad approvare entro il prossimo Giugno.

“Non stiamo arretrando ma lavoriamo per mettere a sistema i nostri servizi e ora che questo ospedale dispone di due sale di emodinamica, praticamente gemelle e contemporaneamente sempre funzionanti, risponderemo ancora meglio ad una patologia importante come l’infarto acuto al miocardio in tutta l’area fiorentina. Per la realizzazione di questa struttura sono state investite notevoli risorse che accrescono la sicurezza e la tempestività di un servizio già eccellente; si tratta di un centro di primissimo livello e tra i pochi in Italia: l’anno scorso ha garantito oltre mille interventi”.

L’Assessore ha inoltre aggiunto che con il raddoppio delle Sale e conseguentemente degli angiografi si completa la riorganizzazione delle reti dedicate alle emergenze e urgenze cardiologiche. “Il Santa Maria Annunziata è il secondo polo insieme a Careggi per la cura delle malattie cardiache e, anche questa riorganizzazione, è frutto della riforma regionale che prevede che ogni ospedale svolga una sua missione specifica garantendo qualità, competenze e casistica”.