La recensione del concerto del duo Cucchi-Mazzoni

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Grande affluenza di pubblico al concerto di Flavio Cucchi e Silvano Mazzoni alla Chiesa di San Lorenzo a Vicchio di Rimaggio, di venerdì 13 maggio scorso. Il programma in concerto è stato presentato con delle note, sugli autori e sui brani, che i due chitarristi hanno preparato per il pubblico di Vicchio.

Il concerto si apre con una delle opere più significative del compositore e chitarrista spagnolo Fernando Sor: il Tema con Variazioni “Souvenir de Russie” Op. 63. scritto nel 1823 come reminiscenza di un lungo soggiorno del musicista a Mosca, è basato su una evocativa melodia del chitarrista russo M. T. Vyssotsky. Il secondo brano è un Preludio e Fuga del celebre compositore fiorentino (emigrato negli USA a causa delle leggi razziali) Mario Castelnuovo Tedesco. Con un titolo “Fuga Elegiaca” che sembra stemperare l’ austerità della forma, composta nel 1967, in memoria della straordinaria chitarrista francese Ida Presti, prematuramente scomparsa.

La prima parte si conclude con la sapiente e gradevolissima elaborazione di tre canzoni dei Beatles, tra cui la celebre Penny Lane, realizzata dal compositore cubano Leo Brouwer.

Le Children’s Songs, scritte per piano solo nell’arco di tempo fra il 1972 e il 1980 sono una serie di brevi brani, una sorta di Haiku musicali ispirati al mondo magico, mutevole e capriccioso dei bambini.

Flavio Cucchi ha scelto i 12 che sembravano più adatti alla sonorità delle due chitarre, rispettando nella trascrizione quasi sempre le tonalità originali e sottoponendo il suo lavoro al giudizio del compositore, da cui ha potuto avere anche diversi suggerimenti. Il linguaggio è molto originale, non collocabile pertanto in un ambito strettamente classico o jazzistico. Nella loro apparente semplicità’ nascondono intriganti poliritmie nonché qualche spazio all’improvvisazione.

Per concludere sono state eseguite, in prima assoluta, tre “Danze da balera”, scritte da Giulio Clementi, artista multiforme, compositore, arrangiatore, autore di importanti opere editoriali sull’evoluzione tecnologica nella musica, ma anche attivo nel campo della pittura e della progettazione architettonica. Le tre Danze, dedicate a Flavio Cucchi, hanno il sapore dei primi innamoramenti adolescenziali in riva al mare, come un viaggio nella nostra memoria, al ritmo di un languido slow, di un lento foxtrot e di un tango sensuale.

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La redazione del giornale eChianti.it