Francesco Battaglini, un burattino tra vizi e virtù

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Il Comune di Bagno a Ripoli ha dato il proprio patrocinio, insieme al Comune di Firenze, alla mostra d’arte di Francesco Battaglini “Un burattino tra vizi e virtù”.

L’esposizione del giovane artista, che ha il proprio studio a Bagno a Ripoli, è allestita dal 23 al 25 febbraio 2017 al Museo Bellini, in Lungarno Soderini 5, a Firenze, il 23 e 24 febbraio ore 15-19, il 25 ore 10-23.

“L’esposizione che vi apprestate a visitare – spiegano gli organizzatori – è un divertente e colorato viaggio nella storia di Pinocchio, tra i suoi personaggi e le sue birbonate, raccontata in modo ironico e divertente. Una personale e libera interpretazione della storia scritta da Collodi, che scava in quegli istinti o, per meglio dire, fragilità umane, che conducono a fare azioni inusuali e significative, decidendo il destino di chi le compie. Un’ingenua visione dell’animo umano attraverso gli occhi di un bimbo un po’ cresciuto, che si è divertito a scavare all’interno della propria immaginazione, cercando di dare una forma e un colore, a quelle sensazioni che costituiscono “un uomo” cercando di mantenere nonostante il tema serio, quella leggerezza infantile e fiabesca del burattino più famoso del mondo. Un invito a riflettere sui nostri comportamenti per cercare di migliorarsi e di evitare di incorrere in quegli errori grossolani e comuni narrati da Collodi e vissuti da Pinocchio. Uno specchio dell’animo, attraverso queste sculture, elogia e mette in evidenza tutti quegli aspetti insiti in noi, che troppo spesso facciamo finta di non vedere, oppure non consideriamo appartenerci, ma che frequentemente determinano la nostra esistenza nei suoi momenti più cruciali.

La favola di Pinocchio fu scritta a Firenze in via Taddea. Ancora un albergo che porta il nome di Collodi ricorda la casa dove ha soggiornato mentre lo scriveva. Battaglini ha solo riportato in pittura e scultura la fiaba più conosciuta al mondo, raccontando così la storia del nostro tempo e di ciò che siamo diventati. L’invito è ad osservare l’opera di Pinocchio per far sì che le future generazioni possano conoscere la storia del nostro tempo: solo l’arte la può raccontare, perché è la lingua universale”.