Controllo di vicinato: come funziona, quali i compiti dei cittadini | VIDEO

Durante l'assemblea di ieri sera in Palazzo Comunale sono state illustrate alla cittadinanza le linee guida del progetto. Presentato anche il vademecum "Controllo di Vicinato"

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Il progetto controllo di vicinato entra nella sua fase operativa: come funziona? Quali sono i compiti dei cittadini? La prima assemblea pubblica è servita ad illustrare le caratteristiche del nuovo “patto” tra popolazione ed istituzioni.

“Siamo a richiedere la collaborazione dei cittadini” – dichiara Moreno Bosco, Ispettore Polizia Municipale Bagno a Ripoli – “ad un controllo del territorio più peculiare, guardare e riferire le situazioni che si possono presentare e che possono essere meritevoli di attenzione”

Un momento di confronto e informazione che arriva in concomitanza con le prime candidature dei cittadini: una trentina per il momento le persone che si sono fatte avanti per prendere parte al controllo di vicinato. Donne e uomini residenti in diverse frazioni del territorio che nei prossimi giorni incontreranno gli agenti della Polizia municipale per i colloqui preliminari e che successivamente, se saranno ritenuti idonei a partecipare, verranno debitamente formati e istruiti.

Parola chiave prevenzione ed attenzione a quelle “buone pratiche” che forse proprio noi cittadini, spesso assorbiti dal quotidiano troppo spesso dimentichiamo.

“Se si sente un cane abbaiare, invece di provare fastidio serve cercare di capire perchè abbaia” – dichiara Filippo Fusi, Comandante Polizia Municipale di Bagno a Ripoli – “una sirena un allarme se suona tutti i giorni può infastidire, se invece suono saltuariamente, forse avvertire le forse dell’ordine sarebbe utile. Verifica le persone che magari non sono in accordo con il territorio, verifica una macchina che magari è passata più volte dallo stesso punto e magari non si accorda con il territorio. Magari fare attenzione a persone presenti in una via periferiche che non conosciamo. Noi chiediamo di segnalarlo, poi sarà compito nostro fare le indagini.”

Durante l’assemblea sono emerse alcune lamentele e richieste dirette alle forze dell’ordine di maggiore presenza sul territorio “Chiediamo che il pattugliamento non sia fatto in borghese ma con il  lampeggiante da una pattuglia” – richiedono alcuni partecipanti. Il comandante Fusi precisa che “la scelta di pattugliare in borghese è ben ponderata.”

A tutti i partecipanti è stato consegnato un vademecum, un protocollo da seguire per effettuare una segnalazione, che potrà riguardare ad esempio la presenza di auto o persone palesemente sospette, la presenza di mezzi, auto o biciclette che si sospettano rubate, situazioni di degrado urbano, atti vandalici e fenomeni di bullismo.

Il cittadino che fossero testimoni di un crimine, di una flagranza di reato o di una situazione di pericolo per l’incolumità delle persone dovranno comunque telefonare immediatamente ai numeri dell’emergenza 112, 113 e al numero della Polizia municipale 055.631111.

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