Un caso di tubercolosi a bassa contagiosità è stato segnalato nei giorni scorsi in una scuola di Bagno a Ripoli.
In seguito alla segnalazione l’Unità Funzionale Igiene Pubblica e della Nutrizione di Firenze si è attivata effettuando un’inchiesta epidemiologica per individuare i contatti stretti del caso e intraprendere le necessarie misure di sorveglianza, in collaborazione con la Direzione Scolastica, l’Ufficio Scuola del comune ed informando i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta della zona.
Essendo la tubercolosi una malattia infettiva causata da un batterio che si trasmette, non facilmente, con le goccioline respiratorie emesse dal soggetto infettato, la convivenza in un ambiente chiuso, come l’aula scolastica, rappresenta un potenziale rischio di contagio. La malattia però è curabile e sono a disposizione test specifici per individuarla e trattarla anche in fase precoce.
Per questo, rende noto l’ AUSL Toscana centro in un comunicato, i contatti stretti sono stati convocati in settimana per effettuare un controllo tramite un test denominato “intradermoreazione di Mantoux”.
Parallelamente, il 9 aprile il personale sanitario di Igiene e Nutrizione, i medici della AOU Meyer, il personale del Comune e la Dirigente scolastica hanno effettuato una riunione presso la scuola interessata convocando genitori, docenti e non, per spiegare le motivazioni e le modalità del controllo, fornire chiarimenti e rispondere a quesiti.
In particolare è stato spiegato che se un soggetto dovesse risultare positivo, tale positività non equivale ad una diagnosi di tubercolosi, ma a un contatto, nel corso della propria vita, con il batterio tubercolare. Così, solo ai bambini o agli adulti che risulteranno positivi al test, saranno proposti, gratuitamente, alcuni esami di 2° livello, come la radiografia del torace e la visita infettivologica.