Bagno a Ripoli dice “Sì”, in tutte le lingue del mondo

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Il territorio comunale meta sempre più gettonata per i matrimoni da parte di cittadini stranieri residenti all’estero. In arrivo anche da Dubai e Sydney per pronunciare qui la fatidica promessa d’amore

C’è chi si mette in volo da Sydney e chi affronta un viaggio di 7mila chilometri da Dubai per pronunciare il fatidico “Sì” a Bagno a Ripoli. Il territorio, con le sue colline e le olivete affacciate sul panorama mozzafiato di Firenze, è una meta sempre più gettonata per le cerimonie nuziali da parte di coppie straniere in arrivo da tutto il mondo.
Qui, come rilevano i registri dello stato civile del Comune di Bagno a Ripoli, dall’inizio dell’anno su un totale di 84 coppie convolate a nozze, sono state ventidue quelle composte da almeno una persona straniera e undici quelle con entrambi i coniugi di nazionalità estera e residenti all’estero. Si sono scambiati le fedi sposi in arrivo dal Libano, dai Paesi Bassi e dalla Germania. Ma a scegliere Bagno a Ripoli come teatro per coronare il proprio sogno d’amore sono soprattutto gli inglesi: ben cinque le coppie di sposi provenienti dal Regno Unito, di cui tre unite con rito civile e due con rito religioso non concordatario.
Dagli Emirati Arabi per sposarsi appositamente a Bagno a Ripoli è arrivata anche una coppia composta da un cittadino australiano e una cittadina svedese. Mentre tra le coppie di cui almeno uno è cittadino straniero, spiccano le nazionalità statunitense, bulgara, danese e cilena.Tornando ai numeri, degli 84 matrimoni avvenuti da gennaio, 37 si sono celebrati con rito religioso, 47 con rito civile. Cinque, inoltre, le unioni civili.
“A Bagno a Ripoli, per dirla come il nostro concittadino Leonardo Pieraccioni, ci si ama ‘in tutte le lingue del mondo’ – dice il sindaco Francesco Casini -. È una soddisfazione vedere che sono sempre di più le coppie composte da entrambi i coniugi stranieri e residenti all’estero che vengono appositamente qui a sposarsi”.
“Ad attrarli – aggiunge – è sicuramente la bellezza del nostro territorio, scenografia perfetta per il giorno più bello. Ma anche l’offerta dei luoghi pubblici per dire ‘Sì’, resa sempre più ampia dall’amministrazione comunale con l’apertura ai matrimoni di splendidi scrigni d’arte e di cultura come l’Oratorio trecentesco di Santa Caterina fatto realizzare dalla famiglia Alberti e affrescato da Spinello Aretino e l’antico spedale del Bigallo. Prossimo obiettivo su cui stiamo lavorando è dare la possibilità di sposarsi anche alla Fonte della Fata Morgana del Giambologna. Senza dimenticare le innumerevoli location private in ville, castelli, casali e strutture ricettive che danno linfa vitale alle nostre attività produttive di servizio, come catering, fiorai, fotografi, che vogliamo continuare a sostenere e incentivare”.