“Articolo femminile”, il concerto-lettura dedicato alla donna

L'attrice Daniela Morozzi e il polistrumentista Stefano Cocco Cantini si esibiranno il 3 aprile nella Sala del Comune di Bagno a Ripoli

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La carta stampata e gli articoli di giornale per parlare della donna, del cammino verso la conquista dei diritti, i traguardi raggiunti, gli ostacoli incontrati. Il tutto accompagnato dalla musica, che supporta il racconto con un dialogo continuo con le parole. Sono gli ingredienti di “Articolo femminile 2”, il concerto-lettura dell’attrice fiorentina Daniela Morozzi e del musicista e polistrumentista Stefano Cocco Cantini, in programma mercoledì 3 aprile a Bagno a Ripoli.

Ad organizzarlo è la Commissione comunale per la Pace e i diritti che ha voluto ospitare l’iniziativa nel luogo della dialettica e della conquista democratica per eccellenza, la sala del Consiglio comunale. Lo spettacolo avrà inizio alle 20, l’ingresso è libero e la prenotazione è obbligatoria (3471821589 – commissionepace@gmail.com). L’iniziativa sarà aperta dai saluti del sindaco Francesco Casini.

Morozzi, volto noto e apprezzato del mondo del teatro, della tv e del grande schermo italiano, passerà in rassegna una selezione di articoli di giornale riguardanti fatti realmente accaduti e varie tematiche relative all’universo femminile. Tra le firme del giornalismo che hanno messo i loro reportage al servizio dello spettacolo ci sono Vittorio Zucconi, Concita De Gregorio, Natalia Aspesi, Emanuela Audisio e Roberto Saviano. Emerge l’immagine di una donna che tenta di stabilire un rapporto creativo con la quotidianità per conquistare e difendere la propria identità.

“Lo spettacolo – spiegano le rappresentanti della Commissione Pace – rientra tra le iniziative organizzate per il mese della donna e ci aiuterà a comprendere quanto oggi per l’universo femminile ci sia ancora da fare per conquistare e difendere la propria identità e i propri diritti. Il fatto che si svolga in Consiglio comunale vuole essere la testimonianza dell’impegno in questo percorso delle nostre istituzioni”.