Alle porte di Grassina nasce (da 60 anni) il cono… buono anche senza gelato | FOTO

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Fin da bambini, per disegnare un gelato, partiamo dal tracciare un cono. Quel sostegno di cialda o biscotto dalla forma perfetta, oltre ad avere rivoluzionato il modo di mangiare il gelato, ne è divenuto il simbolo in tutto il mondo. E in pochi forse sanno che, proprio come il sorbetto, è un’invenzione tutta italiana risalente agli inizi del ventesimo secolo.

Nel comune di Bagno a Ripoli c’è un’azienda che da quasi sessant’anni, prima a Ponte a Ema e da oltre un trentennio alle porte di Grassina, è specializzata nella produzione di coni e cialde e si è affermata nel tempo come leader del settore in Toscana ed in tutta Italia.

Da sinistra: Paolo Biagioli, la figlia Claudia, Giulia Biagioli e Mauro Biagioli.

La storia di Cono Firenze inizia nel 1962 e, come avviene per tante altre imprese italiane, è scandita dalla crescita dell’albero genealogico di una famiglia. A guidarla sono infatti i fratelli Mauro (il fondatore, con il padre Onofrio) e Paolo Biagioli, assieme alle rispettive figlie Giulia e Claudia, che ad un patrimonio fatto di sapere artigianale ed esperienza hanno aggiunto elementi di innovazione e creatività che ne fanno una realtà dinamica ed in continua espansione.

«Siamo un’azienda all’avanguardia – spiega Mauro Biagioli – sia per le attrezzature che utilizziamo sia per la qualità dei prodotti, con una impostazione che conserva le caratteristiche del lavoro artigianale».

Un momento della lavorazione

Perché se è vero che l’introduzione di macchinari sempre più complessi ha dato al ciclo produttivo un’impronta industriale, resta centrale il “know how” artigiano. Ci sono fasi come la pesatura degli ingredienti ed il confezionamento in cui la componente umana è decisiva e fondamentale per verificare la qualità dei prodotti e la loro rispondenza agli standard dell’azienda. Non a caso lo slogan che campeggia sul logo racconta di un prodotto «buono anche senza gelato», a sottolineare l’attenzione costante alla qualità.

Un altro aspetto peculiare nella storia di Cono è quello della crescita. «La produzione di coni e cialde è da sempre il nostro “core business” – dice Giulia Biagioli – ma negli anni, per andare incontro alle esigenze dei clienti, all’attività di produzione abbiamo affiancato la commercializzazione non solo dei nostri prodotti ma anche dei semilavorati e degli accessori per la gelateria, come palettine, bicchierini, decorazioni».

«Ci siamo strutturando sempre di più come un’azienda moderna ed in continua evoluzione: l’innovazione come spinta, con un occhio alla tradizione e la barra dritta sulla qualità» sintetizza Claudia Biagioli.

In questo approccio il cliente è al centro di tutto, sia che si tratti del consumatore finale che dell’imprenditore deciso ad aprire una gelateria, al quale Cono fornisce un pacchetto completo di servizi nella fase di avviamento dell’attività, dalla lavorazione del gelato all’inaugurazione dei nuovi negozi.

Un percorso che dura da un decennio e che negli ultimi mesi ha fatto un ulteriore passo in avanti con l’apertura di “Florence Lab”, un laboratorio presso la sede dell’azienda in cui vengono organizzati gli incontri formativi con i clienti ma anche eventi di presentazione di nuovi prodotti.

Tra collaboratori e dipendenti, Cono può contare su una ventina di persone, la stragrande maggioranza delle quali vive sul territorio comunale.

«Le persone che lavorano da noi sono quasi tutte della zona e ci teniamo a continuare su questa strada – concludono i Biagioli. Il sindaco Francesco Casini ha fatto tanto per le aziende del territorio e ci auguriamo di poter crescere ancora».

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Vivo da sempre tra il sud di Firenze e il Chianti. Laureato in Scienze politiche, giornalista pubblicista, ho collaborato con varie testate locali e regionali.Appassionato di fotografia e nuove tecnologie, sono anche autore di tre libri: due sulla Fiorentina (una biografia di Adrian Mutu ed il racconto del secondo scudetto) ed uno sulla storia della radio libera Radio Chianti.