Se Sabato vi fosse capitato di passare da Firenze, in prossimità dei lungarni, avreste assistito ad una scena piuttosto paradossale. Un capannello di gente assiepata in prossimità di un anonimo furgoncino di colore verde piuttosto datato, con poggiato sul tetto un missile aria-terra.
Facile immaginare la curiosità (ma soprattutto il timore!) che quell’oggetto ha generato nei presenti al punto da far scattare subito l’allarme e le telefonate alle forze dell’ordine perché si accertassero di non essere di fronte a qualche minaccia terroristica.
Fortunatamente, la realtà era molto molto più semplice e in alcun modo legata a qualche minaccia per la sicurezza nazionale! L’arma in questione, in realtà, non era neppure un’arma ma il pezzo di un’opera d’arte realizzata dallo scultore bagnoaripolese Matteo Baroni. L’opera in questione, dal titolo “Selfie Destruction” era in attesa di essere installata in una mostra nel centro di Firenze e, date le dimensioni, Baroni l’aveva semplicemente “parcheggiata” per qualche ora sul tetto della sua auto per recapitarla poi a destinazione.
“Se non altro – spiega l’artista ripolese – in qualche modo il missile ha colpito il suo bersaglio che era quello di suscitare emozioni. E chissà, magari prima o poi troveremo il modo di farlo ammirare a tutti i nostri concittadini sul territorio comunale e non… sopra il tetto di una macchina!”