Difficoltà: facile/media – Lughezza: 4,5 km – Tempo: 2 ore e 15 minuti – Calorie 350

Partiamo dalla piazza di Villamagna per arrivare al convento dell’Incontro, posto sulla sommità dell’omonimo poggio, uno dei più alti (560 mt) di questo paesaggio collinare.
E’ una passeggiata facile, ma è necessario avere scarpe comode perché l’itinerario si snoda tra strada asfaltata e sentieri ciottolosi.

Ci troviamo in quello che nel Medioevo era il plebato della pieve di San Donnino a Villamagna, appartenente alla Lega di Bagno a Ripoli. Da questa pieve dipendevano le chiese di San Romolo, di Santa Maria a Rignalla, la chiesa di Monte Acuto e l’Oratorio di San Gherardo1, che raggiungeremo alla fine della nostra passeggiata.
La ricchezza di questo plebato è testimoniata dalle opere d’arte che la pieve custodisce. Qui cito solo il dipinto attribuito a Francesco Granacci, originario proprio di Villamagna, dove sono rappresentati San Donnino e il beato Gherardo, le cui spoglie riposano in un’urna all’interno della chiesa.

Dopo questa breve digressione ci incamminiamo verso i giardini del paese, dove sulla sinistra troviamo un viottolo che sale nel mezzo di un uliveto assolato. Fermiamoci un attimo per guardarci intorno: oltre il bel campanile romanico di San Donnino possiamo già scorgere il Castello di Monte Acuto, al centro di un bellissimo panorama che spazia fino alle dolci colline coltivate sulla riva destra della valle dell’Arno.

Dopo una breve salita intravediamo il muro di una colonica in pietra che sembra abbandonata, arriviamo alla fine del sentiero e scopriamo di essere all’interno della villa-fattoria di Poggio a Luco, che con le sue possenti mura sembra più un  fortilizio inespugnabile. Ma siamo nel piazzale privato della villa, quindi dopo un breve sguardo torniamo sui nostri passi e prendiamo a sinistra la strada bianca che arriva all’incrocio dove sotto un enorme cipresso troviamo l’indicazione per il Convento dell’Incontro.
Da qui potremmo prendere il sentiero del CAI, segnalato da una striscia bianca e una rossa, ma questo tratto si addice più agli appassionati di trekking che a noi, che stiamo facendo una passeggiata senza fretta, rilassante e rigenerante per lo spirito, oltre che per il corpo. Proseguiamo quindi seguendo la strada asfaltata che comodamente ci porterà fino al muro di cinta del convento.
Una volta arrivati oltrepassiamo il cancello e seguendo le edicole della Via Crucis arriviamo al piazzale antistante la chiesa.

Il convento dell’Incontro era in origine un “romitorio” fondato dal beato Gherardo a metà del ‘200, ed anche noi come i pellegrini di quel tempo possiamo fare una sosta, immersi in un silenzio magico, per ammirare oltre al monastero anche la magnifica vista che spazia fino alla cupola di Santa Maria del Fiore.

Tornati al cancello giriamo a sinistra e proseguiamo sempre costeggiando il muro del convento, seguendo la strada che ancora una volta offre un bellissimo panorama sulla valle dell’Arno.
Poco più avanti la segnaletica del CAI indica alcuni sentieri, noi seguiamo quello per il valico di Terzano e attraversiamo il bel bosco di roverelle e carpini. Il sottobosco di ginestre e ginepro lascia ampi spazi al prato, dove volendo ci si può fermare all’ombra di un albero e riscoprire il piacere della lentezza, immersi in una natura incontaminata ma con Firenze sempre sotto i nostri occhi.

Arrivati ad una radura dobbiamo stare attenti e notare il sentiero n°4 sulla destra. E’una discesa a tratti ciottolosa, che in breve ci porterà di fonte all’oratorio del Beato Gherardo, risalente al ‘300.

Curiosità
Dove sorge questo oratorio Gherardo si ritirò di ritorno dalla seconda crociata in Terrasanta, per dedicarsi alla preghiera ed alla cura dei poveri. Gli abitanti di Villamagna gli attribuivano vari prodigi e miracoli, tra cui quello delle ciliegie.

Si racconta infatti che frate Gherardo, in una fredda giornata d’inverno, stanco e affamato si sia appoggiato ad un ciliegio, che subito si riempi di frutti per sfamarlo2.

L a nostra passeggiata è quasi terminata, scendiamo lungo la strada asfaltata e dopo qualche curva saremo di nuovo di fronte alla pieve di San Donnino.
Claudia Friggi

 

1) (I. Moretti, “Pievi, popoli e strade” in Senza fretta, guide per attenti viaggiatori del pianeta, Bagno a Ripoli, Editoriale Tosca srl, Firenze)

2)Bagno a Ripoli – Storia, arte e natura alle porte di Firenze

Il percorso

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Photogallery

  • Da Villamagna al Convento dell'Incontro

    Il panorama lungo il percorso

  • Il panorama lungo il percorso

  • Il Convento dell'Incontro

  • Il Convento dell'Incontro

  • Oratorio del Beato Gherardo

  • Oratorio del Beato Gherardo

  • Il panorama su Firenze

  • Il panorama lungo il percorso

  • Il panorama lungo il percorso

  • La Pieve di San Donnino a Villamagna

  • Il sentiero CAI

  • Il sentiero CAI

  • Il panorama lungo il percorso

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La redazione del giornale eChianti.it