Paolo, Maria Teresa e una farmacia che nel tempo è diventata molto di più | FOTO

1827

La farmacia del capoluogo si trova, da sempre, in Via Roma, all’angolo con Via Giovanni Procacci. Per decenni è stata gestita dalla famiglia Nardi (ultimo il Dottor Andrea Nardi), dal 2003 è di proprietà della Dottoressa Maria Teresa Faucci e del Dottor Paolo Polini. Primo presidio della salute, specializzata in preparazioni galeniche, fornitissima e con tutti i servizi più avanzati è un punto di riferimento per il paese di Bagno a Ripoli e non solo.

Nella sede storica in Via Roma all’angolo con Via Procacci – la salita che porta al Comune – la farmacia di Bagno a Ripoli è un caposaldo della salute per tutto il territorio.

A conduzione familiare, la farmacia è sempre stata. Prima, per decenni, gestita dalla famiglia Nardi. Dal 2003 da Maria Teresa Faucci e Paolo Polini, marito e moglie.

Paolo è lombardo, Maria Teresa fiorentina. Si conoscono in Erasmus poi lui entra a lavorare in un’azienda farmaceutica e lei come ricercatrice all’Università degli Studi di Firenze. Paolo raggiunge Maria Teresa in Toscana e – grazie anche all’aiuto delle famiglie – la coppia realizza il sogno di aprire una farmacia.

Nel 2004 i locali sono oggetto di un profondo restauro e ampliamento. La farmacia diventa più accogliente e moderna e non è più un punto dove si consegna solo il farmaco ma anche un presidio della salute.

Molta medicina naturale, omeopatia e fitoterapia. Un laboratorio efficiente dove si mettono a punto i preparati galenici di produzione propria e su indicazione del medico: capsule e compresse con dosaggi specifici per esigenze particolari dei pazienti. Una dedizione, quella alla ricerca, coltivata fin dall’inizio, quando i farmacisti di Bagno a Ripoli collaborano – con l’Ospedale di Empoli – alla messa a punto di una cura per la SLA, oggi riconosciuta dal Ministero della Salute.

Dal 2004 la farmacia di Bagno a Ripoli è anche un punto di tele cardiologia. Dispone di elettrocardiogramma, Holter pressorio e Holter ECG. Si applica lo strumento e ci si collega con i cardiologi. Un sistema che in quattordici anni ha permesso di intervenire su tre infarti in corso.

“È quello che dev’essere la farmacia, il primo punto di salute – spiega Paolo – Siamo aperti 12/13 ore al giorno. Non vendiamo solo i farmaci ma sappiamo quando e come produrli. Forniamo anche il servizio di aderenza terapeutica, un sistema di Federfarma che permette di avvertire telematicamente i pazienti quando devono prendere le medicine”.

“Lavorare in farmacia presenta pro e contro – continua Paolo – da noi vengono persone per una parola di conforto e di confronto. Siamo a contatto con la gente ma anche con le loro tragedie”.

Con i collaboratori, dietro al banco, sono in sette. “Siamo tutti specializzati in ambiti diversi – conclude Paolo – e ci completiamo l’un l’altro”.