Mense scolastiche, diminuiscono i morosi

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Sono 1800 i pasti che ogni giorno Siaf porta in tavola nelle scuole di Bagno a Ripoli. Calano coloro che non pagano la retta, recuperati dall’amministrazione comunale 10mila euro l’anno. Il sindaco: “Avanti con il sistema di rateizzazione per andare incontro alle famiglie in difficoltà, tariffe eque e prodotti di alta qualità”.

Mense scolastiche, a Bagno a Ripoli diminuiscono le famiglie che non pagano la retta. Erano un centinaio durante l’anno scolastico 2015-2016, sono state poco meno di 70 durante l’anno scolastico 2016-2017. Meno morosi, più risorse per il Comune che in questo modo, nel giro di un anno, è riuscito a recuperare circa diecimila euro. Sono solo alcuni dei numeri del servizio di refezione scolastica erogato da Siaf, la società di ristorazione collettiva mista pubblico-privata che quotidianamente a Bagno a Ripoli porta in tavola il pranzo in quattro asili nido e in 18 istituti scolastici tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.

Circa 1800 pasti preparati al giorno per un totale di quasi 256mila ogni anno scolastico, per un volume di servizio pari a 1 milione e 821mila euro, di cui circa 800mila a carico del Comune e la restante parte delle famiglie. Se nell’anno scolastico 2012-2013 le famiglie morose rappresentavano il 4,55% degli utenti, nell’a.s. 2015-2016 sono state il 3,94% e nell’a.s. che si è concluso a giugno sono il 2,99%: da un centinaio sono cioè scese a poco più di 60.

“Una flessione lieve – spiegano il sindaco Francesco Casini e l’assessora alla scuola Annalisa Massari –, ma significativa di un trend in calo e in parte collegabile agli strumenti a supporto delle famiglie in difficoltà messi in campo in questi anni dal Comune di Bagno a Ripoli. Tra questi, un piano di rientro del debito attraverso la rateizzazione concordato con le famiglie morose, che sta dando via via i primi frutti. Lo scorso anno abbiamo recuperato diecimila euro, con un beneficio per l’amministrazione comunale e anche per gli utenti”.

Accanto a questo, fin dal 2015 la giunta comunale ha deciso di modificare le tariffe, che saranno confermate senza variazioni anche per il prossimo anno scolastico, rendendole più vantaggiose per i redditi più bassi e per le famiglie numerose ed incrementandole leggermente solo per le famiglie più abbienti.

“Contemporaneamente – aggiungono sindaco e assessore – c’è stato un leggero aumento degli esoneri per avvantaggiare le famiglie più in difficoltà. Più esoneri, tariffe più eque, maggior recupero dell’evasione: il tutto con un bilancio complessivo che resta positivo per il Comune e con un’attenzione particolare alla qualità, che resta la cifra distintiva dei pasti preparati dalla nostra società di refezione, con la predilezione di prodotti locali e di filiera corta”.

Le tariffe attualmente in vigore sono le seguenti.
– Esonero: Fino a 6mila euro di Isee, solo con attestazione servizi sociali;
– 1,50 euro: Fino a 6mila euro di Isee, senza attestazione servizi sociali (1,00 euro 2° e 3° figlio);

– 3,00 euro: Da 6mila a 12mila euro di Isee (2,50 euro 2° e 3° figlio);
– 3,50 euro: Da 12mila a 18mila euro di Isee (3,00 euro 2° e 3° figlio);
– 4,50 euro: Da 18mila a 24mila euro di Isee (3,50 euro 2° e 3° figlio);
– 5,00 euro: Da 24mila a 30mila euro di Isee (4,00 euro 2° e 3° figlio);
5,30 euro: Oltre 30mila euro o senza Isee (4,50 2° e 3° figlio).