Massimo Casprini racconta tutti i segreti di Bagno a Ripoli

1590

Si chiameranno “Racconti in breve” e saranno storie, aneddoti e curiosità con cui raccontare il territorio di Bagno a Ripoli.

caspriniA pubblicarli su echianti.it, dalla prossima settimana, sarà Massimo Casprini, classe 1943, nato e vissuto a Bagno a Ripoli e appassionatissimo di storia locale così come di fotografia e di viaggi.

Casprini, partiamo dal nome. Bagno a Ripoli. Ci spiega a cosa è dovuto?
“Il riferimento è ai vecchi bagni romani che erano posizionati sulla pendice zona di quarto. Ripoli invece deriva dal nome “ripa” perché un tempo l’Arno non aveva il letto come quello attuale ma molto più esteso. SI era quindi creata una zona più paludosa e su questi bracci del fiume era sorta la piana di Ripoli. Nel XIII e XIV secolo, poi, i frati canalizzarono l’acqua e bonificarono l’area trasformandola in una giardino pieno di frutti, frumento e fiori. E nacque il bagnus ad ripula”.

Cosa ci racconterà nella sua rubrica?
“I vari aspetti di un territorio che ha alle spalle una storia che va dal villanoviano, agli etruschi, ai romani e che ha visto nel tempo arrivare qui anche molti personaggi che hanno fatto la storia di FIrenze. Essendo infatti molto vicino alla città le famiglie nobili, dai Peruzzi ai Bardi, dai Mozzi ai Bendi, tendevano a investire sul contado per produrre in questa zona, ad esempio, l’olio e il vino”.

In pillole. Quali sono i posti più affascinanti e ricchi di storia che ci porterà a scoprire?
“Penso prima di tutto all’Oratorio di Santa Caterina, al Bigallo, alla fonte della Fata Morgana. Senza dimenticare che una struttura come le Gualchiere di Remole è pressoché unica al mondo come insediamento medievale ed archeologia industriale dato che si sono conservati sia la struttura, sia fino a poco tempo fa anche i macchinari all’interno. Forse non tutti sanno che è stato uno degli insediamenti che hanno fatto la fortuna di Firenze perché lì è nato il panno fiorentino”.

Ci sarà spazio anche per conoscere anche altri aspetti del nostro territorio?
“Certamente. Vi porterò alla scoperta di pievi e tabernacoli, di castelli e fattorie fino alle strade perché questo Comune è stato nel tempo un crocevia molto importante sia per la transumanza sia per i traffici commerciali”.

Dalla collina di Belmonte all’Himalaya

by Andrea Bettarini L’Italia, tra la fine dell’ottocento e il primo decennio del novecento con Luigi Amedeo Savoia – Aosta, il Duca degli Abruzzi, si era guadagnata fama internazionale nelle esplorazioni. Filippo De Filippi ,che aveva maturato la sua esperienza in precedenti spedizioni con il Duca degli Abruzzi , a sua vota organizza una spedizione […]

I Pastori Rimaggesi

L’allegra brigata dei Pastori Antellesi era stata fondata nel maggio 1599 da un piccolo gruppo di nobiluomini nelle loro ville di Balatro e dell’Antella. Fra questi c’era anche Lelio Giraldi che possedeva villa La Massa sulla riva dell’Arno il quale volle costituire all’interno della compagnia una piccola schiera di Signori del territorio a lui più […]

La Cappellina di Baroncelli: crocevia religioso, politico e artistico

La Cappellina si trova in aperta campagna sulla collina di Baroncelli fra le più belle e panoramiche del comune di Bagno a Ripoli. Si tratta di un’importante testimonianza del culto, posta in un punto strategico all’incrocio di tre strade che hanno avuto importanza per i luoghi religiosi che da qui si possono raggiungere ancora oggi: […]

Ginevra de’ Benci e il mistero de La Gioconda

Giorgio Vasari ha convinto il mondo accademico che La Gioconda di Leonardo da Vinci fosse Lisa Gherardini. Ma lui non ha mai visto il quadro e ha scritto basandosi solo su voci vaghe e imprecise. Quindi, molti studiosi hanno formulato ipotesi sulla vera identità della donna rappresentata nel quadro più famoso del mondo.

Il culto dei Santi a Baroncelli

Si racconta che Sant’Antonino Pierozzi tutti gli anni comprasse l’olio d’oliva per la mensa arcivescovile a Baroncelli da ser Simone di Giovanni; quindi si recava spesso su quel poggio e portava i suoi fraticelli a fare una scampagnata ospiti del parroco della chiesa.

Eugenio Montale e la sua Musa dell’Antella

Si può dire che il poeta Eugenio Montale era di casa sulle rive dell’Arno e sulle colline circostanti perché dal 1971 fu un assiduo frequentatore della villa Le Tavernucole in via del Carota, ospite della musicista americana e sua traduttrice Edith Farnsworth alla quale dedicò molti versi e inviò numerose lettere.

Ponte a Niccheri: da dove nasce questo strano nome?

Molti di noi preferiscono identificare l’ospedale della SS. Annunziata come l’ospedale di Ponte a Niccheri, ma quanti si saranno chiesti qual’è l’origine di questo strano nome? Nel 1985, un gruppo di studiosi di toponomastica lo hanno compreso fra i «nomi di origine incerta ed oscura».

Streghe, spiriti ed esoterismo… tutti i misteri di Bagno a Ripoli

La devozione popolare per la Madonna e per il Crocifisso è sempre stata molto radicata nel territorio ripolese. Tuttavia, un alone di mistero legato al mondo soprannaturale, non propriamente cattolico, ha occupato per anni le veglie intorno al fuoco con storie fantastiche.

L’antica arte del Buratto e la scuola di ricamo a Antella

Nel 1903, le signore Clara Onori e Virginia Nathan fondarono a Antella una Scuola di Ricamo a Buratto per offrire alle donne l’opportunità di un nuovo lavoro da eseguirsi nella propria abitazione nei momenti liberi dalle occupazioni domestiche.

Quando Bagno a Ripoli in tempi remoti si chiamò Camars…

Sulla riva sinistra dell’Arno, nei pressi del paese di Bagno a Ripoli, in tempi remoti si svolgeva un mercato al quale accorrevano i fiesolani e le popolazioni dalle terre vicine, molto tempo prima che un accampamento di soldati romani si stabilisse alla confluenza dell’Arno e del Mugnone nel 59 a.C. creando le basi per la […]

Il contadino che per amore finì sul patibolo a Ponte a Ema

Nel Seicento viveva a Firenze un personaggio del quale non conosciamo il nome ma soltanto il soprannome “Pastoso” il quale annotò in un diario tutti i fatti di cronaca avvenuti dal 1640 al 1673 raccolti in un’opera che chiamò il Bisdosso, ossia chi va in qua e in là su di un cavallo senza sella. […]

I Pastori Antellesi giovani gentiluomini e artisti del Seicento

I Pastori Antellesi non erano conduttori di greggi, come potremmo pensare, ma gentiluomini, artisti e letterati che nel Seicento avevano scelto l’Antella e i suoi dintorni come loro sede. Alcuni possedevano là una villa, altri erano ospitati dagli amici.

L’antica Arte dei Muratori ripolesi nei cantieri dell’Opera del Duomo

Fin dal Quattrocento, ogni mattina, prima che il sole sorgesse, da Villamagna, Bagno a Ripoli, Antella, Balatro e Grassina partivano in molti per raggiungere la città.

La Villa romana all’Antella e quell’antico porticciolo sull’Isone

Nel 1983, nel podere Ellera 1 alle porte del paese di Antella, sono state ritrovate le strutture di una villa rustica di epoca romana. Molto probabilmente si tratta della fattoria di Publio Alfio Erasto vissuto fra il I e il II secolo d.C. del quale, nel 1546, è stata qui rinvenuta la stele funeraria, oggi […]

Il Cupolino, la vetta più alta del territorio ripolese

La vetta più alta del territorio ripolese, con i suoi 693 metri, nelle carte topografiche è indicata come Poggio Firenze, ma popolarmente è ancora conosciuta come Il Cupolino.

Greco, Balena, Giannetto e il monumento ai partigiani di Lonchio

Nella notte fra il 1° e il 2 agosto 1944, durante il trasporto di alcuni sacchi di farina scambiati con un contadino, i partigiani furono attaccati dai tedeschi presso la casa del Pecoraio, vicino alla villa di Lonchio.

La mano di Leonardo Da Vinci nello “studio” di Bagno a Ripoli

Nessuno lo potrà negare. La presenza di Leonardo da Vinci nel territorio ripolese è stata intensa e continua.

La grotta riemersa di Misciano, da sosta per i viandanti a nascondiglio di guerra

Recentemente, nella valle del Vernalese in località Misciano, in mezzo al bosco, alcuni amici del Gruppo Trekking Bagno a Ripoli hanno scoperto una grotta scolpita nella roccia. All’interno si può stare comodamente in piedi e c’è posto per tre giacigli.

San Donatino a Campignalla, è qui che fu battezzata la Gioconda?

Sul poggio che da sud guarda S. Andrea a Morgiano, a due passi da villa Belvedere, sorge l’oratorio di S. Donatino a Campignalla, con un campanile a vela e un pozzino con tettoia sorretta da due colonne di marmo bianco di epoca romana provenienti da una delle villae rusticae che esistevano nel territorio.

I “Cala-mai”, quei paracadutisti di Ponte a Ema che… non si lanciavano quasi mai!

«I Cala-mai sono calati per liberarvi, o Fiorentini!» era scritto nei volantini lanciati dai paracadutisti del 1° Squadrone da Ricognizione Folgore al loro passaggio da Ponte a Ema nel 1944.

La Cànova di vino (e non solo): a San Donato in collina una insegna tra svago… e vizio!

Il termine Cànova, ormai completamente scomparso, stava a indicare «la bottega dove si vendono al minuto vino, olio e altre grasce». Le Canabae erano baracche che sorgevano nelle retrovie dei campi militari Romani dove i canovai vendevano pane e vino ai soldati e le meretrici…le loro prestazioni!

La parrocchia di Vicchio e la “goliardia” della Signoria del Trentesimo

La Signoria del Trentesimo o di S. Antonio abate ebbe la sua residenza presso  la parrocchia di S. Lorenzo a Vicchio di Rimaggio e teneva il suo stendardo dentro la chiesa. Gli associati si riunivano sotto il portico che a quel tempo era a tre arcate e aveva in fondo un camino di pietra serena.

Antilla, Mompillo e una storia d’amore all’origine del nome Antella

Risalendo il corso del torrente Isone, dopo il cimitero dell’Antella, si entra in una valle che fin sotto S. Donato in Collina conserva ancora intatti gli aspetti naturalistici e storici e alcuni suggestivi toponimi come Val di Lucciole, La Granchiaia, pescaia di Bacco, Gamberaia, borri del Mascherone e degli Abeti.

Don Milani, la famiglia e quelle origini sulle colline dell’Antella

Forse non tutti sanno che Don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana, avrebbe potuto avere i natali all’Antella.

La Fonte del Pidocchio e l’esercito di Carlo V alla conquista di Firenze

Alla biforcazione della vecchia via Aretina con il nuovo tracciato (oggi via Roma) aperto nel 1761, dove inizia la salita per lo Spedale del Bigallo, una cannella versa in una pila di pietra.

La “nicchia ecologica” di Fonte Santa: storia di un microclima unico in Italia

Nella zona di Fonte Santa si respira un’aria salubre e balsamica e il clima è talmente dolce e temperato che da sempre è stata scelta per escursioni e scampagnate.

Alle origini del cotto: quando ogni fattoria di Bagno a Ripoli aveva la propria fornace

Uno dei mestieri tradizionali del territorio ripolese è stato quello del fornaciaio. Alcune decine di fornaci di terrecotte erano disseminate un po’ ovunque dall’Arno all’Ema e nelle valli del Grassina e dell’Isone.

La Croce di Rosano, ovvero la più antica opera pittorica su tavola d’Italia (con un mistero)

Nel 1957, la madre badessa Ildegarde Cabitza, compilando la storia del monastero delle Benedettine di Rosano, ha scritto che «In fondo alla chiesa sopra il fonte battesimale era appeso un antichissimo Crocifisso dipinto su tavola».

C’era una volta la Pasqua… con l’ovo ruzzolato!

La mattina del Sabato Santo i ragazzi più grandi di Antella e di Grassina, in un  vèggiolo di terracotta, portavano il fuoco benedetto in ogni casa dei rispettivi paesi. Con un cucchiaio di quella brace ardente venivano accesi i carboni nel focolare per la cucina del rito pasquale.

Il lago preistorico che nasceva ad Antella (300mila anni fa)

Se nel Pleistocene dell’Era Quaternaria, ci fossimo affacciati dallo sperone di Montisoni o, ancora più in alto, da Montemasso, al posto di una pianura antropizzata con strade, case e campi coltivati, avremmo visto un immenso lago senza fine.

I Medici, un cardinale e la villa di Lappeggi (che doveva durare 18 anni…)

Nel 1667 il granduca Cosimo II fece un bel regalo a suo fratello il cardinale Francesco Maria Medici. Gli assegnò la villa di Lappeggi. L’immobile aveva già subìto le ristrutturazioni del Buontalenti ma il nuovo proprietario incaricò Anton Maria Ferri di trasformarlo in un luogo di delizia e di divertimento per sé e per i […]

Odoardo Beccari e quelle piante africane al Castello del Bisarno…

Nel Pian di Ripoli, in mezzo a una selva di edifici moderni, appare una costruzione estemporanea con merlature di tipo guelfo. È il Castello del Bisarno con un ampio viale e uno scalone d’accesso rinascimentale ai lati del quale svettano alcune snelle e alte palme, purtroppo in pessime condizioni.

Forse non tutti sanno che… il primo Re d’Italia è nato a Baroncelli

Quella notte dell’estate 1819 Gaetano Tiburzi si appartò in intimità con la giovane Regina, figlia del colono Bettini che lavorava il podere Torricella 1° a Baroncelli.

Lana, pane e cemento: tutte le evoluzioni produttive delle Gualchiere di Remole

Le Gualchiere di Remole sono un importante opificio medievale che ha conservato intatte le sue imponenti strutture edilizie, situato a pochi chilometri a monte di Firenze sulla riva sinistra dell’Arno dove prospettano due torri merlate.

C’era una volta il “finestrino”: così a Belmonte nel ‘600 si vendevano i preziosi vini dell’Antella

Un grande stemma dei Venturi in ceramica policroma con la scritta Belmonte 1847 spicca sulla facciata di uno stabile e annuncia che siamo arrivati alla fattoria, sulla collina di Belmonte fra Grassina e Antella.

C’erano una volta le lavandaie di Grassina, Rimaggio e Candeli (e la biancheria del Machiavelli…)

Nei Ricordi di Bernardo Machiavelli, padre di Niccolò, si legge che il «19 luglio 1475 io ò dato curare a Ghirigoro di Jacopo da Rimaggio una mia tela di tovaglie» e poi, ancora per diversi anni, a Andrea Scapella di Rimaggio e «a Lorenzo di Jacopo curandaio a Candeli» invia fazzoletti, sciugatoi e tovagliolini.

Pieve a Ripoli, storia di una delle chiese più antiche d’Italia tra miracoli e prodigi

La chiesa di San Pietro a Ripoli è una delle più antiche d’Italia. In un documento di Carlo Magno del 774 è ricordata come Quarte Plebe Sancti Petri, vale a dire una pieve posta al quarto miglio della strada consolare Cassia Adrianea, un’asse di transito fondamentale per i flussi commerciali, postali, militari e religiosi.

Le Case di San Romolo e quelle apparizioni miracolose…

Ancora oggi Case San Romolo è un piccolo agglomerato sperduto fra i boschi nei pressi di Villamagna, ma nell’Ottocento era un luogo lontano dal mondo abitato da poveri boscaioli e pastori.

Il marchese Feroni tra il commercio di schiavi e quel suddito ‘esiliato’ nella Villa di Ripalta…

Molti si saranno chiesti che cosa sia quel casottino sul muro all’angolo di via della Nave con via delle Sentinelle.

I castelli di Villamagna e la telegrafia medievale

Anticamente, i poggi che dominano la valle dell’Arno sulla riva sinistra del suo corso erano coronati da castelli e da torri.

Il terremoto del 1895 che colpì Grassina e Antella

Alle 20,55 del 18 maggio 1895, nella zona fra Grassina e Antella, si sentì una fortissima “romba” – come riferirono alcuni testimoni. Era battuto un tremendo terremoto di elevata intensità: 8° grado Mercalli.

Eterna giovinezza e immortalità, il mito che accompagna la fonte della Fata Morgana

Andare in villeggiatura nel ’500 era un esclusivo privilegio dei Signori fiorentini che, già a primavera, abbandonavano la città – ormai troppo calda, sporca e caotica – per recarsi nelle proprie ville.

Emilia Peruzzi e quel salotto che riuniva ad Antella la migliore società politico-culturale d’Italia

Emilia, nata Toscanelli nel 1827, si era sposata con Ubaldino Peruzzi, una delle figure più importanti del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, ambasciatore, ministro dei Lavori Pubblici e dell’Interno, sindaco di Firenze.

Fosco Maraini, a Baroncelli le radici dell’uomo che ha fatto conoscere il mondo a intere generazioni

Fosco Maraini: etnologo, antropologo, orientalista, narratore, viaggiatore, fotografo, alpinista, documentarista. A ventidue anni s’imbarcò come insegnate d’inglese sulla nave scuola Amerigo Vespucci.

Quarate, tra i segreti della torre e un personaggio onorato col nome di un pianeta

Quarate è un borgo circondato da estesi oliveti, di probabile fondazione romana. Ha dato, verso il Mille, il nome alla potente e ricca famiglia dei Quaratesi.

Antica Fiera dell’Antella, storia di una festa tra il “giro del baccalà” e i’ Ceccherini con le sue corna…

La Fiera dell’Antella vanta una storia molto lontana. Fu grazie all’interessamento del consigliere comunale Ubaldino Peruzzi che nel 1872 il sindaco rese «pubblicamente noto che nei giorni 4 e 5 novembre prossimo, nel Villaggio dell’Antella avrà luogo una Fiera straordinaria di Bestiami, Merci ecc.». Soltanto nel 1897 fu stabilito che doveva tenersi ogni anno il […]

Della Robbia e il mistero della prima fornace “nascosta” a Bagno a Ripoli

Dopo aver collaborato come scultore con il Ghiberti e Donatello, Luca Della Robbia abbandonò scalpello e mazzuolo per dedicarsi a lavorare la terra dando alle opere una coperta d’invetriatura fatta con misture segrete di sua invenzione.

Bianca, Francesco e quella storia d’amore all’origine del Palio delle Contrade

Nel corteggio storico del Palio di Bagno a Ripoli fra nobili, alabardieri, musici, balestrieri, dame e cavalieri spicca la figura di Bianca Cappello con indosso un prezioso abito azzurro con passamanerie in oro e perle accompagnata dal granduca Francesco I Medici con un mantello foderato d’ermellino.

La via dei tronchi a Rovezzano tra porte foderaie e antichi mulini

Alla pescaia di Rovezzano ci sono due aperture, una sul lato sinistro e una su quello destro.

Quel “Crocifisso del Lume” oggetto di fede e leggende da oltre sette secoli

In mezzo ai campi del Pian di Ripoli si nota una costruzione quadrangolare coperta da una cupoletta a squame stondate di cotto. È l’oratorio del Crocifisso del Lume.

Jacopo Soldani e i “Tirsi”, poesia, eresia e ‘bella vita’ sulle colline di Antella…

Percorrendo la strada sterrata in mezzo al bosco da S. Donato in Collina a Montisoni s’incontra villa Belvedere in Pian de’ Mazzuoli, antico possesso dei Soldani e gradito e consueto luogo di villeggiatura di Jacopo (1579-1641), poeta satirico, senatore, fisico, matematico, astronomo.

Quella ‘Casina’ a Fonte Santa crocevia della Seconda Guerra Mondiale

Il 15 settembre 1935 fu inaugurato il Rifugio Montano di Fonte Santa a quota 580 metri con grande concorso di popolo.

Il mistero secolare del Sasso Scritto. Ecco cosa significano quelle lettere sulla roccia

Quello conosciuto come il Sasso Scritto si trova lungo la via Maremmana alle pendici di Poggio Firenze e, osservandolo con cautela, provoca inquietanti misteri.

Il tabernacolo di Annigoni a San Martino e quella volta che Churchill…

Il tabernacolo dell’Ugolino si trova lungo la via Chiantigiana, poco distante da Grassina, sull’angolo della strada che porta all’antica chiesa di San Martino ai Cipressi.

Vespasiano da Bisticci,il rifugio sulle colline di Antella e il mistero della biblioteca scomparsa…

Da molto lontano si vede sulla verde e olivata pendice del poggio di Belmonte una sola costruzione bianca con eleganti finestre in pietra serena e diversi camini sul tetto.

C’era una volta un mulino a vento. A San Donato…

– Ma cosa dici? I mulini a vento sulle colline intorno a Firenze? Così lontano dal mare? – Certo! È sufficiente andare a San Donato in Collina per vederne uno.

La “croce a Montesone” tra il mito della Terra Santa e la venerazione del Boccaccio

Su uno sperone roccioso in mezzo al bosco, con davanti un panorama di incomparabile bellezza sulla campagna che digrada verso la piana fiorentina, si erge la chiesa di San Lorenzo a Montisoni.

Quel gigantesco leccio che da oltre 500 anni fa la guardia alla Villa di Belmonte

Sul crinale della collina che divide Grassina da Antella si sviluppa il parco della villa di Belmonte. Nel belvedere che guarda Firenze un gigantesco leccio distende la sua splendida chioma di 23 metri, con altezza di 11 metri.

Il Palazzaccio: da oltre 8 secoli a guardia della via di transumanza

Lungo la via Maremmana che attraversa il territorio di Bagno a Ripoli, sulla pendice boschiva di Poggio Firenze, si trovano i suggestivi resti di un importante castello.

Spedale del Bigallo, da otto secoli al servizio dei pellegrini

«Lungo l’antico e ripido tratto della via Aretina, poco prima di giungere al casale dell’Apparita sorge un grandioso e severo edificio».

L’Oratorio di Santa Caterina, uno scrigno di rara bellezza

Sperduto nell’amena campagna fra Ponte a Ema e Bagno a Ripoli, sulla riva destra del borro di Rimezzano, si trova l’oratorio di Santa Caterina d’Alessandria, esempio di chiesa gotica di eccezionale valore artistico.

SHARE
La redazione del giornale eChianti.it