L’Alveare che dice sì!, il social network dei gruppi d’acquisto

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Combinando tecnologia e agricoltura sostenibile, L’Alveare che dice sì! è il progetto che, dopo il grande successo ottenuto in Francia, si sta espandendo anche in Italia con un nuovo modo per fare la spesa: tramite la piattaforma www.alvearechedicesi.it, produttori locali e consumatori si uniscono per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero.

È giunto il momento per L’Alveare che dice Sì! di sbarcare anche a Firenze Sud, a un passo dalla città e dal Comune di Bagno a Ripoli. L’Alveare di Ponte a Ema sarà ospite del Vivaio Garden L’Orcio, dove avverrà la consegna settimanale, tra i colori e i profumi di fiori e piante, i caldi arredi shabby e la simpatia e la cortesia della famiglia.

A partire dal 13 maggio i membri dell’Alveare potranno far la spesa e stringere settimanalmente la mano ai loro produttori: a Ilenia e Leonardo dell’Azienda Agricola Cado dal Pero con la verdura di stagione, a Francesco de I Due Falcetti che ci porterà formaggi freschi e yogurt, ad Antonio de La Talea, con la pasta fatta di grani antichi e i legumi e Ginevra della storica Pasticceria Gualtieri. Con dolcezze anche per vegani e celiaci e ad altri produttori locali.

Il 13 maggio dalle 17 alle 18, Gaia Murarolli ed i produttori dell’Alveare nascente si presenteranno con una piccola degustazione inaugurale, accompagnata da due workshop, curati di Elisabetta Cuturello di Cakes & co. che realizzerà fiori di cioccolato plastico. E Sandra Pilacchi di Sono Io Sandra e il suo pane speciale.

Assaggi garantiti anche per intolleranti al glutine con pane fresco fatto da Gaia Murarolli, gestore dell’Alveare di Ponte a Ema, specializzata in cucina gluten free.
Sarà esposta anche la Grazilla Bus, cargo bike per il trasporto sostenibile in città.
http://www.grazilla.bike/

Un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando internet e la sharing economy: questa l’idea alla base de L’Alveare che dice Sì! Unendo agricoltori, cittadini consapevoli e innovazione digitale, L’Alveare che dice Sì! è una piattaforma online che permette una distribuzione più efficiente dei prodotti locali, per dar vita ad un modello di impresa sociale: la piattaforma di vendita favorisce gli scambi diretti fra agricoltori locali e comunità di consumatori, che si ritrovano una volta alla settimana creando piccoli mercati temporanei a Km 0, conosciuti come Alveari.

Il primo ad aprire i battenti a Firenze è stato L’Alveare di Firenze, seguito da quello di Rifredi e adesso quello di Ponte a Ema che ha come scopo quello di servire la comunità di Firenze Sud e Bagno a Ripoli.

Come funziona L’Alveare che dice sì!

I produttori locali presenti nel raggio di 250 km si iscrivono al portale www.alvearechedicesi.it, e si uniscono in un “Alveare”, mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, latticini, formaggi, farine, pasta artigianale e tanto altro ancora. I consumatori che si registrano sul sito posso acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma. Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’Alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. Lo spirito però è sempre lo stesso: permettere ai produttori di vendere direttamente e in modo facile e dare ai consumatori accesso ad alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita sano.

Iscriversi è molto semplice: Si entra nel sito Alvearechedicesi.it, si scorre in basso, si cerca Ponte a Ema, si clicca sulla casetta che appare sull mappa, si entra nell’Alveare e ci si iscrive.

In questo meccanismo, che mette al centro la comunità e la genuinità dei prodotti, è fondamentale il ruolo della tecnologia: la piattaforma è stata sviluppata lavorando a stretto contatto con gli utilizzatori, per modernizzare ed accelerare la filiera corta e promuovere un modello di commercio più equo.

Chi è l’Alveare che dice sì!
L’Alveare che dice sì! È una realtà nata nel 2016 e incubata presso Treatabit, il percorso per le startup digitali dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino.
Maggiori informazioni su: www.alvearechedicesi.it