la Protezione civile vista con gli occhi degli studenti della Redi

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A realizzare i manufatti sono state le ragazze e i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Bagno a Ripoli, che hanno concluso con un laboratorio pratico l’anno di lezioni a fianco di operatori e volontari.

Obiettivo del progetto diffondere la cultura di Protezione civile e rendere studenti e i genitori più informati e consapevoli dei rischi e dei comportamenti da tenere in caso di emergenza. Grande spazio ai nuovi strumenti di comunicazione. I lavori presto in mostra in Comune.

Case costruite con il cartone, plastici, aquiloni e fumetti per insegnare i comportamenti corretti da tenere in caso di emergenza. Sono i lavori realizzati dalle studentesse e dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Francesco Redi” di Bagno a Ripoli durante il laboratorio creativo che ha chiuso il ciclo di lezioni dal titolo “Protezione civile nelle scuole” effettuato durante l’anno scolastico nelle seconde classi dell’istituto per un totale di circa duecento ragazzi coinvolti. A ideare e organizzare il progetto sono stati gli operatori del Centro intercomunale di Protezione civile “Arno Sud-Est Fiorentino”, con l’obiettivo di educare gli alunni alla cultura dell’emergenza rendendoli consapevoli delle buone pratiche da adottare per la propria sicurezza e quella degli altri in caso di necessità, ad esempio in caso di sisma, di una calamità naturale o di un incidente.

Accanto alle lezioni teoriche (tre quelle frontali che si sono svolte nel periodo tra ottobre e aprile) era in programma una visita presso le centrali e le sedi degli operatori in emergenza. Le studentesse e gli studenti della “Redi” si sono recati alla centrale del Lamma, il consorzio tra la Regione Toscana e il Cnr che si occupa prevalentemente di meteorologia e climatologia, alla centrale del 118 Firenze Soccorso, alla sede provinciale dei Vigili del Fuoco, presso la centrale della Polizia di Stato in Questura e alla centrale operativa dei Carabinieri. Grande attenzione, poi, durante il ciclo formativo, è stata rivolta ai nuovi strumenti e ai nuovi canali di comunicazione, a partire dai social network e le App di Protezione civile per smartphone e tablet.

Stamani la presentazione degli elaborati di fine anno, con un’iniziativa aperta alle famiglie degli alunni ospitata presso la scuola e la consegna ai ragazzi della “Redi” degli attestati di partecipazione al progetto. Presenti il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, il responsabile della Protezione Civile di Bagno a Ripoli e del Centro intercomunale (C.I.) di Protezione Civile “Arno Sud-Est Fiorentino” Roberto Fanfani, gli operatori del C.I. Benedetta Finocchi e Francesco Gioia e ovviamente il dirigente scolastico Marco Panti e il corpo docente, fra cui il professor Marco Bartolini, coordinatore del progetto per la scuola.

“Gli studenti – dice il sindaco – hanno realizzato lavori davvero creativi e istruttivi, dimostrando di aver recepito appieno la lezione della Protezione civile sulle norme di autoprotezione e sicurezza. Un’ulteriore testimonianza di come queste iniziative vadano replicate ed estese per formare quelli che saranno i cittadini di domani con l’unica arma che abbiamo per rispondere a eventi avversi e calamitosi: la prevenzione. Saremo davvero felici di ospitare presto gli elaborati dei ragazzi con una mostra dedicata in palazzo comunale”.

“Lo sforzo più grande di noi addetti del servizio di Protezione civile che operiamo nelle singole realtà territoriali – aggiunge il responsabile del C.I. – è quello di diffondere ai cittadini il concetto della cultura di protezione civile non solo come strumento post-emergenza, ma come modello orientato verso la pianificazione e la  prevenzione del rischio. Al fine di massimizzare l’efficacia della pianificazione d’emergenza, risulta necessario infatti che la popolazione venga adeguatamente e preventivamente informata in ordine alle fenomenologie di rischio presenti sul territorio, nonché alle norme di comportamento da adottare e alle misure da intraprendere previste dai piani d’emergenza. Il percorso formativo concluso si orienta in questa direzione”.

“Si è trattato di un progetto nuovo per la nostra scuola – conclude il professor Marco Bartolini – accolto dagli alunni con grande interesse, curiosità e partecipazione. Il nostro istituto è da sempre molto attento e sensibile alle iniziative di prevenzione e promozione della cultura di autosicurezza. Svolgiamo ad esempio il corso Blsd per insegnare le regole base del primo soccorso. E adesso si aggiunge l’iniziativa della Protezione civile, che ci auguriamo possa essere replicata il prossimo anno e i successivi”.