A destare interesse e attenzione mediatica sono sempre più (e sempre più spesso) le cattive notizie. Ma negli ultimi giorni, da Bagno a Ripoli, ne sono invece arrivate tante in senso opposto. Ed hanno riguardato ragazze e ragazzi che vivono e studiano nel nostro territorio.
E’ bello e importante, specie nel tempo non facile che viviamo, dar risalto ai buoni esempi. A maggior ragione quando questi arrivano dai giovani. E se riavvolgiamo il nastro delle ultime due settimane, il nostro comune ne ha messi in mostra diversi, a cominciare dai migliori studenti della scuola media Redi (ne abbiamo scritto QUI) per finire con la premiazione di tutti i migliori alunni di medie e superiori provenienti dall’area metropolinata (QUI il servizio).
In mezzo a tutto questo, la delicata vicenda di Olmo e dello “scherzo” subito da tre compagni di squadra che ha portato Bagno a Ripoli fino alla ribalta di quotidiani e tg nazionali. Ma proprio qui, in una vicenda che rischiava di deragliare sull’onda della violenza a mezzo web e social network, è stato bello ascoltare Beatrice, la mamma di Olmo, sposare l’attenzione su M., il compagno di squadra che ha denunciato l’accaduto e ha cercato di prendere le difese dell’amico più debole.
M., al pari dei ragazzi premiati nelle scuole e dei tanti che quotidianamente si impegnano sul nostro territorio nelle scuole, nelle società sportive, nelle associazioni o nel volontariato, sono la nostra “meglio gioventù” e noi, stavolta, andiamo controcorrente. Sappiamo che loro non rappresentano l’eccezionalità ma la normalità e che la normalità non fa notizia.
Noi, invece, vogliamo dargli la ribalta e la copertina. Perché il futuro è nelle loro mani. E di quella “meglio gioventù”, tutti, dobbiamo andare davvero orgogliosi.