La musica come momento di gioia, di aggregazione, di condivisione. Una emozione da vivere insieme e trasformare in un’esperienza formativa, educativa, di crescita personale. E’ quello che è accaduto lo scorso week end tra le colline di Bagno a Ripoli grazie all’incontro tra la Cooperativa Sociale “Gli Argini” e la “Girlesque Street Band”
Alla comunità educativa “Le Tinaie” della cooperativa sociale “Gli Argini”, sulla strada che da Capannuccia porta verso il lago di Castelruggero, lo scorso week-end è successo un po’ di tutto questo. Un incontro tra due realtà profondamente diverse eppure in grado di contaminarsi e contribuire insieme alla realizzazione di un progetto ambizioso.
Da un lato un gruppo composto da 24 ragazze, la Girlesque Street band, unica formazione musicale del genere tutta al femminile, nata e cresciuta in Toscana grazie al lavoro dell’associazione Musicale BE Diesis (con sede a San Miniato) presieduta da Luisa Marruganti con Marco Vivian nel ruolo di direttore artistico e Ylenia Santacroce come capogruppo.
Tra di loro c’è anche Nicoletta Mecca, ripolese di adozione di cui abbiamo parlato su eChianti qualche tempo fa perché è la prima susafonista donna in Italia (LEGGI QUI). È lei che, conoscendo il territorio, conosceva l’attività della Cooperativa ed è lei che sapeva che lì, in quel casale ristrutturato da poco più di due anni, si trova uno spazio che poteva essere adeguato al loro progetto.
Dopo anni in giro per l’Italia e l’Europa a suonare per strade e piazze, infatti, le Girlesque hanno deciso di produrre il loro primo cd. Per farlo hanno lanciato una campagna di “crowdfunding” su Music Raiser (potete CLICCARE QUI per sostenerla e pre-ordinare il disco) e hanno scelto Bagno a Ripoli come location per registrarlo.
I ragazzi qui vivono (e altri frequentano la struttura in orario diurno), al mattino vanno a scuola e durante la giornata contribuiscono alla gestione della struttura lavorando in cucina, nell’orto e negli spazi comuni oppure prendendo parte ad attività formative anche all’esterno della struttura.
Sulla base di questo principio, dunque, l’incontro dello scorso week end è stato per tutti, ospiti e musiciste, una scoperta nuova, entusiasmante e coinvolgente.
“Abbiamo pensato che fosse bello far conoscere in una comunità educativa una comunità musicale che si aggrega su un elemento positivo come la musica e marcia nella strada, che è la stessa da dove provengono anche i nostri ragazzi – aggiunge Lazzeri – Ci è sembrata una chiave di lettura particolare del concetto di stare insieme, di impegnarsi, di fare gruppo e di costruire la propria identità attraverso l’arte e il talento in maniera collettiva. La nostra funzione è anche questo: infondere curiosità e interessi ai ragazzi per permettere a ciascuno di costruirsi una identità e una consapevolezza senza la quale rischierebbero soltanto di smarrirsi”.
“Suonare con loro e per loro in un luogo così bello e suggestivo e vedere le loro reazioni entusiaste ci ha dato una carica ulteriore così come condividere tutti insieme queste giornate – raccontano le Girlesque – E’ bello che alla base di questo cd ci sia anche questo percorso di condivisione”.
Ma questa collaborazione promette di essere solo la prima di una serie di esperienze che la cooperativa vorrebbe mettere in piedi. Tra qualche mese, infatti, nascerà una nuova struttura in cui troverà spazio anche un auditorium e nel l’idea degli educatori c’è la possibilità di farlo diventare un luogo dove organizzare nuovi eventi e nuove occasioni di condivisione e aggregazione. “Come accaduto in questo caso – conclude Lazzeri – noi siamo aperti ad accogliere ben volentieri tutte le iniziative che possono coinvolgere positivamente i nostri ragazzi”.
Chiamarsi “Gli Argini”, in fondo, mai come in questo caso non è casuale e non per il fatto (o almeno non soltanto) di essere sulle rive dell’Ema. Perché per questi ragazzi che il destino ha costretto sul margine, avere una sponda sicura è qualcosa più di una semplice possibilità. Ancor di più se a far da sottofondo ai loro sorrisi e alla loro voglia di futuro, come in questo caso, ci sono 24 ragazze che suonano e ballano dispensando sorrisi, energia e voglia di vita.