Prima “Festa della Battitura”, alla riscoperta delle antiche tradizioni

265

Una Domenica trascorsa in allegria, tra giochi  sorrisi e buona cucina, la Festa della Battitura è stata l’occasione per rivivere davvero le antiche tradizioni contadine che questo angolo di Toscana ancora ci regala.

“Buona la prima” – commenta Francesca Cellini – “e’ stata una festa che ha coinvolto tantissime persone in modo trasversale, dai bambini ai nonni, credo sia questo l’elemento più interessante della festa. Un evento che riporta anche l’attenzione su le eccellenze agronomiche che il nostro teritorio sa esprimere”

Il momento più emozionante la messa in moto della vaporiera dell’800 che tramite una cinghia ha azionato gli ingranaggi della trebbiatrice.

“Si brucia la legna all’interno di una caldaia” – racconta Mario Gori, appassionato di strumenti agricolo contadini – “una caldaia a canne attraverso le quali passa il calore che scalda l’aqua che crea il vapore”

Un momento quello della trabbiatura, che nella memoria dei tanti che l’anno vissuta veramente suscita ancora forti emozioni.

“Mi accoglievano nelle loro case come una persona di famiglia” – racconta Alberto Casini – “andavo con i contadini nei campi, e da loro imparavo guardando tutti i segreti dell’agricoltura di una volta. Quando in fattoria arrivava la macchina del grano, iniziava il lavoro quello duro, che poi a fine giornata era ricompensato dalla festa”

Molti gli appuntamenti in programma, dal battesimo della sella al laboratorio di panificazione, dai Butteri Maremmani per finire con gli incontri di approfondimento sui grani antichi, vero filo conduttore di tutta la festa.

“Le varietà antiche ci sono servite per capire alcuni aspetti nutrizionali” – racconta il Prof. Stefnao Benedettelli, Professore Associato Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Firenze – “ma questi devono essere riportati nelle varietà moderne, nella loro struttura. Lo scopo finale è quello di migliorare la qualità nutrizionale dei grani moderni, al fine di evitare possibili conseguenze poco gradite ai consumatori”

Appuntamento quindi al 2018, per un’altra meravigliosa “Festa della Battitura”