Di padre in figlia, da oltre 50 anni Piantini è sinonimo di tappezzeria | FOTO

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A conduzione familiare, la Tappezzeria Piantini di Grassina è aperta da oltre cinquant’anni. Nasce con Leonello nel 1965 che la porta avanti per diversi lustri insieme alla moglie Anna. Da alcuni anni a condurre l’attività è la figlia Costanza Piantini.

Leonello Piantini, classe 1944, ha sempre fatto il tappezziere. Partito dalla provincia di Arezzo nei primi anni Sessanta, giovanissimo, si impiegò in una tappezzeria in Via Ghibellina, a Firenze. Imparò il mestiere e nel 1965 si mise in proprio aprendo la sua attività in Via Tegolaia, a Grassina.

Fin dal 1970 ad affiancare Leonello entra la moglie Anna Palagi, grassinese doc e già con una lunga esperienza alla macchina da cucire. Ancora ragazza, aveva lavorato come sarta e poi in una fabbrica di confezioni che produceva impermeabili.

È un anno dopo, nel 1971, che Leonello e Anna decidono di trasferire l’attività in un locale più grande ed aprire nella sede attuale, in Via di Tizzano 1. Proprio all’inizio della strada che si biforca dalla Chiantigiana per dirigersi verso Capannuccia, San Polo, Figline Valdarno.

Costanza Piantini, figlia di Leonello ed Anna, inizia a lavorare in tappezzeria nel 1994 e diventa titolare intorno al 2010. Al tavolo da lavoro, su cui sono montate ancora splendide ed efficienti macchine da cucire Necchi, crea tappezzeria da interni, per arredamento. Sono gli articoli su cui la Tappezzeria Piantini si concentra maggiormente, insieme al restauro di vecchie sedie, divani, poltrone.

Un mestiere, quello del tappezziere, che si fa solo con passione e che solitamente si tramanda di padre in figlio perché oggi è difficile trovare qualcuno che vi si approcci da zero.

“Cuciamo ancora tutto a mano – dice la titolare – cerchiamo di fare come una volta. È un lavoro che dà soddisfazione perché vedi qualcosa che nasce o rinasce dalle mani. Lo crei te”.