“C’era una volta l’Acqua Cannone”… La Farmacia Bronzini e un secolo di cure | FOTO

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È quasi un secolo di storia per la Farmacia Bronzini di Grassina. Locata in Piazza Umberto I, è gestita dalla famiglia BronziniPerroud fin dagli anni Venti del Novecento. Esercizio storico fra i più antichi del Comune di Bagno a Ripoli, oggi come ieri, la farmacia è un punto di riferimento per gli abitanti di Grassina e per coloro che si trovano a passare sulla Via Chiantigiana.

In Piazza Umberto I, a Grassina, ai primi del Novecento, la farmacia era già nello stesso posto dov’è adesso. Era gestita dal Dottor Basilio e fu rilevata, intorno ai primi anni Venti, da Gianfrancesco Bronzini.

Il Dottor Bronzini, capostipite della famiglia che tuttora gestisce l’attività, aveva una farmacia a Radda in Chianti. Decise di lasciare Radda, insieme al fratello Regolo, per avvicinarsi alla città e per far studiare i figli: Francesco, Alberto e Lilia.

Francesco studiò farmacia, Alberto invece diventò architetto, si impiegò alle ferrovie e poi finì disperso in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale. A portare avanti la farmacia a Grassina fu Lilia che sposò il medico Luigi Perroud, pediatrico di origini francesi allora molto stimato.
Per diversi anni Lilia lavorò a fianco del padre finché, nei primi anni Settanta, fu Mario, figlio di Lilia e del Dottor Perroud, a prendere le redini dell’attività insieme al fratello Francesco. Nei primi anni Duemila Mario passò la gestione della farmacia ai figli Alberto – il titolare – e Luigi che cura l’amministrazione.

“Nei primi anni – racconta Mario Bronzini – la farmacia era un quarto di com’è adesso e anche il lavoro era molto diverso. Le case farmaceutiche ancora non avevano messo sul mercato i prodotti già pronti e noi facevamo le preparazioni galeniche (preparazioni medicamentose sotto forma di bustine, compresse, capsule, sciroppi, fiale, ecc.)”.

“Ai tempi di mio nonno – continua Mario – si vendeva l’Acqua Cannone, un’acqua che, dicevano, faceva bene un po’ a tutto. E nella stessa bottega mio nonno praticava anche l’attività di fotografo. Avevamo il centralino pubblico del telefono e i ragazzi del paese, nel doposcuola, per guadagnare qualche soldo, andavano a chiamare a casa le persone desiderate all’apparecchio”.

Oggi l’Acqua Cannone non si vende più, le preparazioni galeniche sono quasi scomparse e i farmaci, già imbustati o inscatolati, riempiono gli scaffali dell’antica bottega.

Per far fronte alle nuove esigenze la squadra dei collaboratori si è considerevolmente ampliata. Ci sono la figlia di Francesco, Vanna, che lavora come farmacista e le dottoresse Caterina, Carlotta, Maura e Silvia. Per il parafarmaco si alternano Elisa e Alessia, mogli di Alberto e Luigi. E con il figlio di Luigi che studia farmacia, l’attività dei BronziniPerroud, si avvia alla quinta generazione di farmacisti.

Continua così la lunga tradizione familiare nel campo farmaceutico, garanzia di grande passione e professionalità per questo lavoro essenziale per tutta la comunità.