Centro affidi, risposte a bisogni diversificati dei minori e famiglie

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Sarà l’Istituto Degli Innocenti di Firenze, che svolge da diversi anni, come partner di organismi di governo, enti pubblici e privati, un’intensa attività di produzione di analisi, ricerche e dati statistici sulla condizione di vita dei bambini e l’attuazione dei loro diritti, a gestire da ora in poi il servizio del Centro affidi.

L’Istituto fornirà sostegno all’attuazione di nuove modalità di affidamento “flessibili” capaci di dare risposte a bisogni diversificati dei minori e delle famiglia d’origine in difficoltà e fornirà il supporto alle competenze formative dell’assistente sociale e della psicologa che ne compongono l’equipe e che si avvalgono del supporto di un gruppo tecnico di coordinamento formato dai referenti del territorio. Presenti all’inaugurazione gli amministratori del territorio e gli operatori del Centro, così come non sono volute mancare alcune delle famiglie accoglienti che hanno scelto di dare una testimonianza pubblica, toccante ed emozionante, della loro esperienza di affidamento.

Obiettivo del Centro è promuovere la cultura dell’affidamento familiare e fornire consulenza e sostegno alle famiglie affidatarie, prima, durante e dopo l’affido, con percorsi di formazione e di informazione in materia giuridica, sociale e psicologica. Tra le varie attività, anche serate a tema e di confronto tra le famiglie affidatarie sulle varie problematiche connesse all’esperienza di accoglienza di bambini in affido.

Sono 9 i bambini che solo durante lo scorso anno, tramite il Centro, sono stati messi in contatto con genitori in affido che li hanno accolti temporaneamente dando loro affetto, provvedendo ai loro bisogni materiali e accompagnandoli nel percorso educativo e scolastico, in un periodo di difficoltà della famiglia di provenienza. In totale, al momento, sono 52 i bambini in affido sul territorio e 6 gli affidamenti in fase di avviamento. 118 gli affidamenti avviati in sedici anni dal 2001, anno in cui il Centro è nato grazie a una condivisione unitaria da parte delle amministrazioni comunali della zona fiorentina sud-est (Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Figline Incisa Valdarno, Grave in Chianti, Impruneta, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano Val di Pesa, San Godenzo, Tavarnelle Val di Pesa), Asl e la collaborazione dei gruppi e delle associazioni delle famiglie affidatarie presenti sul territorio.